Alcamo, Comune: cartelle non pagate, additati dirigenti

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L’amministrazione comunale di Alcamo sempre più ai ferri corti con i dirigenti dei settori che compongono la macchina burocratica. Uno scontro che si è inasprito con il passare del tempo e che adesso sfocia nell’intenzione da parte dell’esecutivo di far pagare i danni ai vertici apicali dell’ente per la questione delle cartelle esattoriale mai messe in pagamento e che ora sono spuntate fuori come funghi con tanto di altissime more a carico dell’ente municipale. Una storia emersa nelle scorse settimane e denunciata da un consigliere comunale, Alessandro Calvaruso, che aveva evidenziato come il Comune fosse a rischio pignoramenti per effetto dell’azione coatta portata avanti dall’Agenzia delle Entrate che ha emesso una serie di notifiche di cartelle esattoriali non pagate nei confronti del Comune alcamese. L’assessore al Bilancio, Antonino Manno (nella foto), aveva già evidenziato che avrebbe scavato a fondo nella vicenda e oggi comincia a farsi strada l’ipotesi di far pagare i danni ai vertici apicali dell’ente municipale che avrebbero lasciato dentro i cassetti queste cartelle esattoriali. “In questi giorni – sottolinea Manno – ho vistato due determine di spesa inerenti proprio le famigerate cartelle esattoriali, derivanti da avvisi di accertamento di imposte regolarmente notificati al nostro Comune e verosimilmente dimenticati o trascurati dalla burocrazia comunale”. L’assessore sta verificando di chi sono queste responsabilità. Una cosa è certa, il conto da pagare sarà sicuramente salato: “Tra sanzioni, interessi, aggi di riscossione e le spese di notifica – sottolinea Manno – si arriva ad un totale di circa 23 mila euro frutto con tutta evidenza di probabili negligenze. In tal senso il segretario generale dovrà relazionare a stretto giro per individuare le responsabilità e per intraprendere l’azione di recupero delle somme”. Da una prima verifica pare che soltanto di cartelle esattoriali non corrisposte per mancato pagamento delle spese di registrazione delle sentenze emesse per conto del Comune relative all’accertamento di debiti fuori bilancio siamo attorno a 53 mila euro, secondo l’accertamento dell’assessorato al Bilancio. Ma si parla ancora di cifre solo parziali: “Il problema potrebbe essere anche più ampio – specifica Calvaruso – in quanto ciò di cui sono a conoscenza sono solo queste cartelle esattoriali. Ma non conosco la situazione di altri Settori della macchina burocratica”. Da tempo alcune commissioni consiliari ad Alcamo stanno lavorando proprio sul fronte della riduzione delle spese a carico del Comune. Si sta facendo una revisione proprio dei capitoli di bilancio: “Alcune, già individuate e segnalate dalla seconda commissione consiliare, – sottolinea Calvaruso – hanno subito una brusca frenata, altre, sono in corso di studio ed altre ancora, in fase di individuazione”. In realtà l’effetto scure sull’ente municipale alcamese è figlio di un’attività di recupero crediti che molti enti pubblici stanno intensificando in questi ultimi tempi di vacche magre, tra i quali per l’appunto l’Agenzia delle Entrate.