DI GIUSEPPE MANISCALCHI
L’architetto Carlo Bertolino che ha diretto per un anno, novembre 2013-novembre 2014, il Settore urbanistica del Comune di Alcamo chiede che venga reintegrato nell’incarico. Lo ha fatto con una lettera inviata al commissario straordinario basandosi su una sentenza della Corte di Cassazione il cui dispositivo così recita: “se l’incarico dirigenziale può avere una durata pari e non superiore al mandato del sindaco, comunque la stessa non può essere inferiore a tre anni”. Lo stesso architetto Bertolino “in luogo del mero risarcimento per il periodo intercorrente fra la cessazione dell’incarico, tre novembre 2014, e l’effettiva re immissione in servizio che gli spetterebbe, ma che costituirebbe grave danno all’erario, propone, a titolo transattivo, di svolgere tutto il periodo residuale per il raggiungimento del minimo di legge di tre anni, e quindi per i rimanenti due anni, in effettivo svolgimento del servizio, a partire dalla data in cui sarà reintegrato nella posizione di dirigente del Settore urbanistica, a condizione che tale reintegrazione avvenga entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente lettera” inviata lunedì scorso tredici luglio”. In pratica rinuncerebbe agli emolumenti nel periodo in cui non è stato più dirigente, ma percepirli dalla nuova nomina. Appare probabile che Bertolino, se la sua richiesta venisse respinta, si rivolga al giudice del lavoro. Da due mesi senza dirigente è paralisi all’Ufficio tecnico che si riflette sull’intera città in un momento in cui l’edilizia è in crisi. Da due mesi niente concessioni, niente approvazione di sanatorie o progetti di piccola manutenzione. Tale drammatica vicenda è stata segnalata in più occasioni con interrogazioni di Ignazio Caldarella che continua a chiedere di rimettere in moto l’Urbanistica. L’orientamento del Comune è quello di dividere l’Ufficio tecnico in quattro settori e modificare il regolamento comunale per potere affidare ad un geometra la direzione dell’Urbanistica, per la quale oggi è necessaria la laurea. Intanto i tecnici sono sul piede di guerra e stamane hanno manifestato tutto il loro disagio durante un incontro col commissario Arnone chiedendo di accelerare i tempi per la nomina del dirigente, i cui ritardi provocano notevoli danni agli alcamesi che vogliono realizzare un immobile o effettuare manutenzioni e interventi di vario genere e quindi danni all’intera economia.