Alcamo. Chiesa Madre, si festeggia Santa Lucia.

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Celebrazioni di sante messe caratterizzano il programma nella chiesa Madre di Alcamo per la festa di Santa Lucia che si venera tutto l’anno e in particolare il 13 dicembre. “La statua lignea di Santa Lucia – scrive lo storico Roberto Calia nel secondo volume di “Alcamo, usanze e costumanze”, custodita tutto l’anno nella sua cappella, viene esposta al culto dei fedeli sull’altare maggiore. Nella cappella omonima della chiesa Madre, al posto della statua viene collocato uno splendido reliquario. La sera del 12 dicembre, alla chiusura della chiesa- scrive ancora Calia – si faceva seguire un lungo scampanio dei sacri bronzi, che preannunciava la festa del giorno dopo ovvero di domani 13 dicembre. Un tempo alle 4 del mattino veniva bruciata una botte davanti la chiesa, la cui cenere veniva utilizzata per l’imposizione sul capo dei fedeli il mercoledì delle ceneri. Oggi l’apertura delle chiesa avviene alle sei del mattino quando iniziano le sante messe”. Molte persone non mangiano per tutto il giorno né pasta né pane, ma solo cuccia, ossia frumento bollito e poi condito con vino cotto o miele di fichi, e riso al ragù o con broccoli, fave bollite, panelle e arancine oggi variamente condite. La tradizione di mangiare cuccia è legato ad un miracolo avvento a Siracusa, città natia di Santa Lucia, che il 13 dicembre del 1512 fece emergere dal mare una grandissima quantità di frumento, trasportato da due galeoni affondati, che consentirono al popolo di potersi sfamare dopo una lunghissima carestia che l’aveva privato del cibo. Tantissimi alcamesi già di buon mattino si recano nella chiesa Madre per rendere omaggio alla santa protettrice degli occhi. La chiesa rimane aperta tutto il giorno e la sera si svolgono i vespri solenni e molti alcamesi attendono la mezzanotte per cucinare un piatto di pasta.