Alcamo. Caso Impellizzeri, fra dieci giorni esiti autopsia e comparazione DNA

0
574

Verranno depositati martedì 17 ottobre gli esiti dell’esame autoptico, che farà chiarezza sulle cause della morte, e della comparazione del DNA, effettuata a Parma dai RIS, fra il materiale biologico prelevato dal cadavere rinvenuto in Emilia Romagna, molto presumibilmente dell’alcamese Gaetano Impellizzeri, e quello ottenuto dai campioni di saliva prelevati alle figlie, la primogenita Eleonora Chiara e la più piccola  Alessia. Il 17 ottobre scadranno quindi i 90 giorni previsti per il deposito dei risultati. La comparazione del DNA, esame che dirà senza più dubbi se quel cadavere appartenga davvero all’alcamese scomparso nel 2014, è stato effettuati nei laboratori dei RIS di Parma lo scorso 11 di settembre. I resti del cadavere attribuito dagli inquirenti a Gaetano Impellizzeri venne rinvenuto il 12 luglio nei pressi di Castelnovo Sotto, piccolo comune in provincia di Reggio Emilia.

Le figlie Eleonora Chiara e Alessia attendono quindi la verità sul quel corpo e nel frattempo non hanno mai interrotto l’espletamento di indagini difensive affidate all’avvocato Giuseppe Accardo di Partanna. Il ritrovamento del cadavere era avvenuto grazie alle indicazioni di uno dei tre indagati, tutti originari del messinese. Un’inchiesta che era stata riaperta senza che le figlie di Impellizzeri ne sapessero nulla. Per loro, quel giorno di luglio, chiamate dai carabinieri, fu come un fulmine a ciel sereno. Gaetano Impellizzeri, commerciante e per diversi anni dipendente di uno noto negozio di elettrodomestici del viale Europa, prima di scomparire era andato a vivere, a Isola delle Femmine, con una nuova compagna.

La procura di Reggio Emilia ha lasciato intendere che il  47enne all’epoca della scomparsa, a causa delle sua situazione economica non florida, fosse finito in un giro criminale più grande di lui. Di Impellizzeri non si avevano più notizie dal 10 febbraio del 2014, da quando l’alcamese prese un volo da Birgi per Bergamo e poi, nel pomeriggio, dopo avere fatto alcune telefonate con la nuova compagna e con le figlie, scomparve nel nulla. Il telefono  divenne muto e, dopo qualche giorno, venne presentata denuncia di scomparsa. Del caso si è più volte interessata la trasmissione di Rai Tre ‘Chi l’ha visto’ che aveva anche raccolto gli appelli e e dichiarazioni delle figlie. La vicenda resta sicuramente un mistero che potrebbe districarsi con la comparazione del DNA e con i risultati dell’autopsia.