Alcamo Caditoie sporche e tombini otturati = allagamenti

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Le previsione metereologiche non promettono nulla di buono e fanno soffrire soprattutto coloro i quali avevano scelto il dopo Ferragosto per trascorrere un periodo di ferie tra sole, mare e passeggiate in montagna. Le previsioni parlano anche di un brusco abbassamento delle temperature, anche in Sicilia, dai primi giorni della settimana entrante per l’arrivo di aria fredda dall’Antartide. Disagi dunque e disappunto per tante persone in vacanza in un periodo in cui si registra in Sicilia un incremento di turisti. Ma le piogge di questi giorni hanno fatto emergere una serie di carenze anche  nella città di Alcamo. Cunette che si trasformano in fiumi in piena. Certo contro le bombe d’acqua si pagano i danni provocati dallo scempio dei territori. Ad Alcamo il violento nubifragio di due ore fa ha causato qualche allagamento e tanti disagi. Ma ad aggravare la situazione per un migliore deflusso delle acque piovane e la mancanza di manutenzione: caditoie sporche e tombini intasati non consentono un migliore deflusso delle acque piovane. Ad Alcamo grazie alla conformazione urbanistica le acque scendono tutte a valle: via Mazzini, piazza Mercato e via Discesa Santuario diventano veri fiumi con l’acqua che va ad infrangersi nella zona della fontana di San Vituzzo.  Fino a qualche anno fa i Comuni predisponevano piani di prevenzione. I primi: la pulizia delle caditoie e dei tombini. Oggi va particolarmente curata la prevenzione, ma si fa poco o niente,  a causa dei fenomeni atmosferici sempre più violenti, causati dalla mano criminale dell’uomo che ha fatto mutare a livello mondiale, il clima. In Italia sino ad una decina di anni fa le bombe d’acqua si contavano sul palo di una mano. Nel 2017 le bombe d’acqua sono state quasi 350 e la situazione, dicono gli scienziati, è destinata a peggiorare. Se non si volta immediatamente pagina che mondo lasceremo ai nostri figli? Certo che con presidenti come Trump la marcia verso il baratro sembra inarrestabile.