Alcamo, ‘Black Economy’, condanne in abbreviato. 28 mesi per Nicolò Lo Ciacio

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Tre assoluzioni e otto condanne di cui 5 con sospensione della pena, cessazione del sequestro preventivo di beni e restituzione ai proprietari. Si è concluso così il processo di primo grado, per gli imputati che avevano optato per il rito abbreviato, scaturito dall’operazione della polizia, ‘Black Economy’, contro il caporalato nelle campagne di Alcamo, Calatafimi e Castellammare del Golfo. Le indagini, nel gennaio scorso, avevano portato agli arresti domiciliari per un imprenditore agricolo di 33 anni, Nicolò Lo Ciacio, e ad altri undici avvisi di garanzia oltre che al sequestro di beni. Tra una lunga serie di ricorsi e contro-ricorsi al tribunale del Riesame, da parte degli avvocati degli imputati che della stessa procura di Trapani, ieri è arrivata la sentenza di primo grado.

La condanna più pesante è stata emessa nei confronti di Nicolò Lo Ciacio, a 2 anni e 4 mesi, pena sospesa, ritenuto il capo dell’organizzazione. L’imprenditore dovrà pagare anche 4.000 euro di multa. Un anno e sei mesi ciascuno per Francesco Pirrone e Girolamo Romeo, pena sospesa, nonché per Salvatore Cristina. Per loro è decaduto il reato associativo. Un anno e 4 mesi per Francesco Lo Ciacio, padre di Nicolò. Due mesi in meno per Salvatore Gucciardo, pena sospesa. Dieci mesi infine per il castellammarese Salvatore Mercadante, già coinvolto in altre inchieste di mafia. Per tutti multe che vanno da 3.400 euro a 800. Il tribunale ha anche disposto il risarcimento dei danni ad alcune della ventina di vittime del caporalato accertato dalle indagini della polizia del commissariato di Alcamo e scattate dopo la denuncia della direttrice di una casa di accoglienza per migranti. Dovranno essere risarciti due alcamesi e tre extracomunitari. Erano più di venti i lavoratori, stranieri ma anche alcamesi e castellammaresi, sottopagati e sottoposti a esagerati orari di lavoro: 25 euro di compenso per 6 ore, dalle 7 alle 13, oppure 40 euro per 9 ore. I contratti provinciali di lavoro agricolo prevedono invece un compenso di 61,34 euro per una giornata lavorativa di 6 ore e 30 minuti.