Alcamo-Asse viario di collegamento, 40 milioni a perdere

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Le ultime notizie risalgono al mese di ottobre del 2013 quando in pompa magna nella sala consiliare presenti sindaco, amministratori, consiglieri e autorità civili militari e religiose e i vertici siciliani dell’Anas venne comunicato che non c’erano più ostacoli per la realizzazione dell’asse di collegamento viario esterno nella parte nord-ovest di Alcamo tra le statali 119 e 113. , per il quale, grazie all’intervento dell’allora senatore Nino Papania, vennero stanziati 40 milioni di euro. L’ex sindaco Bonventre dichiarò: “Il nulla osta segue di alcuni giorni la pubblicazione degli atti dell’avvio del procedimento di esproprio dei terreni sui quali sorgerà l’opera pubblica per la quale l’Anas ha da tempo impegnato i fondi nel Piano triennale 2002-2004”. La vicenda va avanti ormai da dieci anni e tra gli ostacoli da supertare c’è stato quello di una variante urbanistica, approvata dal Consiglio, poiché l’asse di collegamento, per come era stato progettato, passava sopra un padiglione industriale costruito in piena regola. La costruzione dell’asse di collegamento darebbe grandi vantaggi poiché la strada, tra le due statali, è ritenuta di grande importanza strategica per varie ragioni. Due sono le principali. Il traffico veicolare, in particolare quello pesante, proveniente dalla 113 potrebbe transitare direttamente sull’altra statale: la 119 e viceversa senza più gravare sulla viabilità urbana e senza perdita di tempo. Si sarebbe creato una sorta di raccordo anulare attorno all’abitato, alleggerendo il traffico urbano compreso quello pesante. Il progetto prevede, oltre al collegamento tra le due statali, la sistemazione e miglioramento di un tratto della 113 e la costruzione di innesti mediante la realizzazione di una rotatoria con la suddetta strada e un incrocio con traffico canalizzato con la stessa 113. Il nuovo collegamento è attraversato da due strade, (via Goldoni e via Balduino), per le quali è previsto un doppio innesto con il traffico canalizzato (via Goldoni) ed un cavalcavia, con percorso pedonale (via Balduino). Nonostante i fondi su quest’opera è calato il silenzio con il rischio di perdere un importante opera pubblica da 40 milioni di euro e fare affogare sempre più la città tra le auto. Ma il consiglio comunale e i politici locali impegnati a diramare comunicati stampa, spesso intrisi di moralismo facilone, strombazzati ai quattro venti da mass media che credono di avere fatto uno scoop, quando invece si tratta di una marchetta, dove sono?