Alcamo-Ancora niente bagnini nelle spiagge

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ALCAMO – All’8 luglio, con l’estate praticamente entrata nel suo pieno e le spiagge già prese d’assalto, ancora niente servizio di salvataggio. Neanche l’ombra di un bagnino. Con il caos che ha investito il Comune, per via delle dimissioni del sindaco e della giunta, e l’avvento del commissario si sono protratti i tempi per il varo del bando per l’assegnazione dell’appalto. Ma a complicare le cose il fatto che la gara è andata deserta. Resta quindi pericolosamente sguarnita la spiaggia alcamese, in tutti i suoi 7 chilometri di arenile e con un precedente già tragico che si è verificato nelle scorse settimane, con la morte in zona Calatubo di un extracomunitario che si era immerso con il mare in cattive condizioni. Per fare più in fretta il Comune aveva indetto l’appalto attraverso la procedura negoziata, cioè invitando direttamente le ditte specializzate per ricoprire il servizio. Ma delle 15 associazioni interpellate nessuno ha presentato la propria offerta sulla base d’asta di 50 mila euro. E così le spiagge restano sguarnite delle sentinelle dell’arenile. Il capitolato prevedeva l’attivazione di 8 postazioni nelle zone Magazzinazzi, Petrolgas, Cannolicchio, Battigia, Catena, Canalotto, Casello Anas e Aleccia. In tutto 16 bagnini, 2 per postazione, da impiegare per 60 giorni. Gli uomini in costume e ciambella rossi non si vedranno almeno per il momento. Gli uffici dovranno predisporre un secondo bando ma in questo modo davvero si rischia che si resterà senza bagnini per tutto il mese di luglio almeno. Di certo sono lontani i tempi in cui ad Alcamo marina la sicurezza delle spiagge era garantita da un vero e proprio esercito di bagnini che entravano in servizio anche per quattro mesi, allungando quindi la canonica stagione estiva. In tempi di spending review non ci si può permettere certi “lussi”, se così possono essere definiti per un paese rivierasco come Alcamo. Oramai da anni il Comune garantisce nelle spiagge una sicurezza al “minimo sindacale”. In pratica servizi minimi così come prescritto dalle normative vigenti. Così ha deliberato l’appena dimessa giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre che ha dovuto lottare con le ristrettezze economiche di un bilancio su cui grava lo sforamento del patto di stabilità nel precedente esercizio finanziario approvato ed un “buco” ancora tutto da sanare di quasi 3 milioni di euro. Incredibile se si pensa che appena qualche anno addietro di bagnini ad Alcamo marina se ne contavano ben 36 in servizio. L’amministrazione comunale ha in sostanza garantito l’essenziale secondo quanto dettato da una legge regionale che impone ai Comuni marinari di assicurare il servizio di salvataggio nella spiagge con la presenza di almeno due bagnini di salvataggio, muniti di apposito brevetto, ogni 150 metri lineari di costa, per un periodo non inferiore ai 60 giorni. Le postazioni dovrebbero essere attive dalle 9 alle 19. Utilizziamo il condizionale considerata la prima gara andata deserta.