E alla fine il matrimonio fu fatto. Assomiglia più ad una unione riparatrice che ad un matrimonio vero e proprio quello tra Udc e Pd ad Alcamo. Perché dopo i tanti “no” da una parte e dall’altra, il “sì” di oggi appare più una forzatura che altro. Potenza delle rispettive segreterie provinciali e regionali che hanno quasi imposto questa coalizione. Dopo il trambusto tutto interno ai Democratici, fatto di comunicati ufficiali in cui la segreteria provinciale apriva all’alleanza mentre il gruppo “storico” e i giovani hanno continuato a ribadire il loro “no”, oggi anche lo scudocrociato ha sciolto le riserve: ieri sera il direttorio locale ha dato il suo assenso affinchè questo matrimonio si faccia. “Il Pd ha riflettuto tanto ed ha cambiato posizione e questo lo riteniamo un passo importante” afferma il deputato regionale e leader alcamese dell’Udc Mimmo Turano (nella foto). Quindi lo scudocrociato sosterrà la candidatura a sindaco di Vincenzo Cusumano del Pd e andranno a braccetto verso le elezioni del prossimo 5 giugno. Sui mugugni interni al Pd, che potrebbero in qualche modo frenare l’entusiasmo verso la prossima campagna elettorale, il parlamentare regionale ne fa una questione di serietà: “Io sono abituato a essere uomo di partito – sottolinea Turano – e farne parte è una cosa seria. Sono stato maggioranza e opposizione all’interno del partito e a prescindere quando si prende una decisione democraticamente alla fine ci si ricompatta e si rema tutti dalla stessa parte”. Posizione sostanzialmente che è la stessa espressa anche dai cosiddetti “dissidenti” del Pd che in questi giorni di estrema tensione hanno comunque giurato fedeltà al partito. Certo che vedere insieme Pd e Udc, partiti che non solo nella scorsa campagna elettorale ma anche nelle precedenti si sono avversati, seppur sotto altri simboli, a suon di polemiche al vetriolo, da un sensazione strana ad Alcamo. Forse è vero, come diceva Antonello Venditti, che “certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”, chissà. Non sarà nemmeno facile affrontare l’elettorato perché si rischia un certo imbarazzo. Turano però non sembra affatto soffrire di questa “sindrome”: “ma quale imbarazzo – replica – questo è un altro Partito Democratico, non è quello dei potentati che ha sostenuto sino alla scorsa legislatura l’esperienza fallimentare del sindaco Sebastiano Bonventre”. Il riferimento chiaro e lampante è certamente a Giacomo Scala, sindaco per 10 anni di Alcamo e oggi transitato in Sicilia Futura, e all’ex senatore Nino Papania che dopo i guai giudiziari sembra essersi ritirato a vita privata.