Alcamo-Al Comune “fabbisogni energetici”, richiesti danni milionari

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Per adesso si tratta “di un’ulteriore messa in mora”, ma presto potrebbe scattare un’azione giudiziaria con richiesta al Comune di Alcamo di risarcimenti danni milionari. La lettera inviata da uno dei più prestigiosi studi legali di Roma ha come oggetto la gestione integrata dei fabbisogni energetici del Comune di Alcamo che avrebbe dovuto comportare notevoli risparmi. Poi però non se ne fece più nulla. La richiesta di risarcimento è stata chiesta dal Consorzio nazionale cooperativo di produzione e lavori “Ciro Menotti” che nell’agosto del 2012, costituì col Comune la società per azioni “Alcamo energie spa” con attribuzione del 20 per cento di capitale al Comune e l’80 per cento ai soci privati. Ma facciamo un breve passo indietro: con delibera consiliare dell’agosto 2007 si decise di costituire una società per azioni a maggioranza privata “Alcamo energia spa” per la gestione integrata dei fabbisogni energetici dell’amministrazione comunale, la progettazione, la costruzione delle opere e l’esecuzione degli interventi necessari alla corretta esecuzione della stessa nel territorio comunale. Nonostante tutti gli accordi e i numerosi solleciti la “Ciro Menotti” sostiene “ che il Comune di Alcamo è apparso costantemente inadempiente   alle sue obbligazioni essendo emersa l’impossibilità di realizzare parte del progetto posto a base della procedura ad evidenza pubblica per non corretta evidenziazione dello stato dei luoghi, carenze di titoli presupposti etc.. ed essendo venuti meno i finanziamenti indicati in tale procedura”. Nella lettera vengono poi evidenziati tutti i danni provocati alla “Ciro Menotti” e gli avvocati scrivono che “i loro clienti non si sono mai sottratti ad un confronto col Comune e confermano tale disponibilità a condizione che ogni auspicata intesa e pagamento intervenga in tempi particolarmente solleciti”. Secondo una valutazione la richiesta di risarcimento, se andasse in porto, potrebbe essere di diversi milioni di euro. Al Comune stanno studiando il problema per replicare alla richiesta. Comunque una patata bollente tra le mani del Comune, che probabilmente dovrà affrontare la prossima amministrazione in una città dove sono pronte a scattare diverse azioni giudiziarie con richieste di danni legate per esempio alle infiltrazioni d’acqua al cimitero Santissimo Crocifisso, alle questione “pedemontana” e così via. Ma se il Comune soccombe dove potrà trovare tutti questi soldi per far fronte alle richieste? E ci sono responsabilità per questo stato di cose?