Alcamo-Acqua di Cannizzaro, al via l’appalto per sfruttare le sorgenti

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Più tempo passa, più acqua si acquista da Siciliacque con costi in più che graveranno sulle tasche degli alcamesi. Pagando 0,69 centesimi più Iva al metro cubo, prezzo ritenuto troppo elevato anche dalla Regione, anche l’acqua che si perde poiché il contatore gira. Si stima in 800 un milione di euro in più la spesa per il 2015. E’ sufficiente questa breve premessa che dovrebbe fare mettere le ali al Comune di Alcamo e ai suoi dirigenti perché venga appaltata al più presto la manutenzione della conduttura e sorgente di Cannizzaro, non utilizzata da tempo. Il progetto è stato approvato in extremis: quasi all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile: lo scorso 31 dicembre dopo telefonate bollenti e minaccia di occupare la sala consiliare da parte di Ignazio Caldarella che si è posizionato negli uffici del Municipio, per tutta la giornata dello scorso 30 dicembre, dove poi  è avvenuto un miracolo per quella che dovrebbe invece essere ordinaria amministrazione in un Ente pubblico che si rispetti. Finalmente firmata la determina con la quale è stato scelto il metodo di gara, impegnando la spesa di 2 milioni e mezzo per i lavori “di efficientamento energetico ed idraulico del sistema idrico di Cannizzaro. La determina n. 02328 è del 31 dicembre 2015. Tira un sospiro di sollievo ed esprime soddisfazione il consigliere Ignazio Caldarella: “perché se non fosse stato scelto il metodo di gara per utilizzare l’acqua di Cannizzaro non si sa quanti anni, ancora, sarebbero  trascorsi per eseguire i lavori e recuperare le sorgenti”. Con la conseguenza di dovere acquistare all’infinito l’acqua da Siciliacque. In un Ente la burocrazia, spesso vero dominus del pastificio, non dovrebbe lavorare per rendere i servizi  veloci ed efficienti ed essere a disposizione dei cittadini? Considerato che l’acqua di Siciliacque ha alti costi, la burocrazia perché si riduce all’ultimo istante per approvare provvedimenti importanti, dopo essere stata marcata strettissima da Caldarella, avendo fatto correre il rischio di far saltare tutto?  Più i tempi si allungano. Più dovranno pagare le famiglie alcamesi. Forse semplice leggerezza perché gli impiegati comunali sono tanto oberati da lavoro che non possono fronteggiare tutto (lo diciamo con una punta di ironia)? O ci potrebbe essere dell’altro? L’amministrazione  Bonventre, riprese  la redazione di un progetto il cui incarico venne conferito addirittura oltre 14 anni fa, e salvato in extremis l’appena trascorso 31 dicembre. La delibera di giunta risale, infatti, al sette agosto del 2002. L’incarico per redigere il progetto venne affidato nel 2002 alla Hydro Engineering degli ingegneri Damiano Galbo e Mariano Galbo e al geologo Giuseppe Zangara.