Alcamo-Acqua comprata, class action al Comune per rimborsi

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Hanno deciso di rivolgersi ad uno studio legale, quello dell’avvocato Saro Lauria per chiedere al Comune il risarcimento delle somme pagate per acquistare l’acqua da privati, tramite autobotti. Lo stesso studio della via Rossotti di Alcamo ha dato la piena disponibilità a raccogliere le istanze per intentare una class action nei confronti del Comune. Ad interessare lo studio legale sono un gruppo di alcamesi, molti dei quali abitano nella periferia est di Alcamo, dove, nonostante esiste una rete idrica l’acqua la vedono con il contagocce. Girano a vuoto motorini ed autoclavi nelle giornate di erogazione e quando l’acqua arriva non dura più di mezzora. Troppo poco per potersi rifornire. Da qui la decisione, dopo anni di solleciti al Comune, di intentare un procedimento per farsi rimborsare quanto acquistato dai privati presentando nei carteggi delle richieste le varie fatture, emanate dagli autisti delle autobotti. Sempre alla ribalta dunque il problema dell’approvvigionamento idrico che ad Alcamo dura da sempre con disagi e proteste. E in questa calda estate è esploso anche il problema dell’uso dei pozzi privati mentre proseguono le indagini dei carabinieri sul servizio idrico, partite due anni fa dopo la denuncia del Comune su presunte manomissioni alla conduttura di Cannizzaro. Intanto il Comune di Alcamo già da due settimane informa con comunicati emanati il venerdì lo stop dell’erogazione per un giorno, di solito la domenica per manutenzione delle rete idrica. In effetti appare difficile e improbabile che i sabati e le domeniche di agosto si effettuino lavori, tranne in casi veramente eccezionali. La verità sembra un’altra. Lo stop dell’erogazione  di un giorno agli alcamesi  è dovuto, non a lavori straordinari alla rete idrica, ma alla necessità da parte del Comune di accumulare al Bottino acqua per una giornata in modo da avere una scorta per potere ripristinare poi i turni ogni tre giorni. Ricordiamo che da oltre un anno e mezzo l’acqua viene acquistata a 0,69 metro cubo più Iva da Siciliacque con un costo in più l’anno di circa 800 mila euro. Ma l’acqua non arriva a tutti tanto che numerosi alcamesi sono pronti a presentare al Comune le fatture dell’acquisto dell’acqua dai privati per ottenere il risarcimento dal Comune  e per questo si sono rivolti ad un legale.