Alcamo-Aumento indennità, il sindaco: “Caso montato ad arte”

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“Caso montato ad arte”: il sindaco di Alcamo Domenico Surdi così ha definito ieri sera in consiglio comunale  la bufera che si è scatenata sulla delibera di aumento delle indennità di sindaco e giunta del 5 per cento all’incirca. Questione che ha catalizzato la prima ora di dibattito del civico consesso. E’ stato lo stesso primo cittadino a prendere parola e ad aprire l’argomento di dibattito che ha visto un batti e ribatti con l’opposizione. Secondo il sindaco il caso sarebbe stato montato ad arte e riguarda l’oramai “famosa” delibera, ad oggi di fatto congelata per via della nullità dell’atto determinata dal segretario generale del Comune Cristofaro Ricupati poco prima che si trasferisse al municipio di Terrasini ed in attesa di un pronunciamento della Corte dei conti in merito,  che in pratica adegua le indennità dell’amministrazione alcamese sulla base di alcuni parametri dettati da una legge nazionale. Anzitutto Surdi ha precisato che non si è in presenza di adeguamenti Istat, come invece è stato riportato più volte da articoli giornalistici. Poi ha evidenziato che la norma è abbastanza chiara anche se proprio su questa interpretazione si è scatenata la bagarre che poi ha portato alla nullità della delibera. Infatti Ricupati ha evidenziato alcuni vizi procedurali e la mancata applicazione della norma finanziaria del 2006 che al contrario, prima dell’adeguamento dell’indennità, avrebbe dovuto portare ad un taglio del 10 per cento degli stessi emolumenti spettanti a sindaco e giunta che non è stato applicato. Surdi ha comunque precisato che resta in attesa del pronunciamento dei magistrati contabili nell’interesse di un solo obiettivo.

Dai banchi delle forze di opposizione chi ha preso parola ha sostanzialmente espresso un concetto simile, precisando che le polemiche non entrano nel merito della legittimità dell’atto ma dell’opportunità.

Per il sindaco è stata occasione per spaziare a 360 gradi ed è stato un continuo smentire notizie. Dito puntato anche su facebook dove secondo Sudi sarebbero comparsi commenti di semplici cittadini ed ex consiglieri a suo dire diffamatori. E’ stata anche occasione per smentire la notizia della nomina di un presunto consulente per sostenere il Comune in vertenze giudiziarie.

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