Aeroporto di Birgi, profondo rosso

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TRAPANI – L’aeroporto di Birgi rischia presto di diventare una scatola vuota o giù di lì. Infatti presto lo scalo potrebbe perdere la Ryanair nel giugno prossimo ed è molto probabile. A dirlo sono gli stessi esponenti dell’Airgest, la società che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto. “Non escludo – affermaPaolo Angius, responsabile della parte privata di Airgest – che alla prossima assemblea dei soci, prevista per metà giugno, si possa seriamente arrivare alla decisione che nessuno vorrebbe prendere: fare a meno di Ryanair perché la società Airgest non può più fare fronte ai costi di gestione. Quasi certamente si valuterà un ridimensionamento netto dell’accordo con la compagnia irlandese ma non escludo soluzioni drastiche”. Parole forti che fanno già temere per il futuro dell’aeroporto che in questi anni è cresciuto esponenzialmente, mostrando netti miglioramenti in termini di traffico passeggeri con perfomance tra le migliori al mondo. In pratica l’unica soluzione sarebbe quella che i Comuni cominciassero a pagare una quota per sopperire all’imminente uscita di scena della Provincia che detiene il 49 per cento delle azioni, un altro 49 per cento è dei privati e il restante 2 per cento è della Camera di Commercio di Trapani. Quindi se il pubblico non supporterà più la gestione dell’Airgest il destino sembra già segnato. Anche se c’è da considerare che lo scalo macina numeri che fanno gola ai privati che però da tali tenteranno sicuramente l’acquisto delle quote a prezzi certamente fuori mercato, facendo leva sulle difficoltà finanziarie della società. Si può chiamare in piccolo una sorta di speculazione legalizzata. Da considerare oltretutto che i tempi sono comunque già oggi difficili. Nel 2012 infatti Airgest ha chiuso il suo bilancio con una perdita di 2 milioni e 200 mila euro, frutto probabilmente anche del contraccolpo subito a seguito dell’occupazione militare dell’aeroporto per la missione libica. Le clausole del contratto stipulato fra Airgest e Ryanair prevedono il cosiddetto rischio di rotta con una incidenza nei bilanci di Airgest da 7 a 9 milioni di euro. A questo non c’è alternativa ma il rischio di rotta va frazionato con più compagnie aeree stante che, sulla base dello studio di Kpgm, presentato dall’Airgest ai sindaci, l’incremento di traffico dello scalo di Birgi tra il 2008 e il 2011 si è tradotto nella veicolazione sul territorio di oltre 900 milioni di euro. In pratica, per ogni euro investito c’è stato un ritorno pari a 51,3 euro, anche se la positiva ricaduta economica determinata dall’operatività dell’aeroporto non è stata uguale per tutti i Comuni. Intanto Ryanair ha già lanciato la programmazione estiva da e per l’aeroporto di Trapani. La nuova programmazione prevede 35 rotte dallo scalo di Birgi verso destinazioni internazionali e nazionali incluse le nuove rotte verso Amburgo, Bratislavia, Goteborg, Kaunas, Manchester, Rzeszow e Varsavia.