Acqua scura in mare, in arrivo analisi dell’ARPA. Nuove tecniche al depuratore alcamese

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Anche quando non piove arriva acqua scura in mare alla foce del Torrente Canalotto. Un fenomeno verificatosi anche in questi giorni. Tutto potrebbe dipendere dalla presenza, ad Alcamo, di un depuratore sotto-dimensionato e da un errore che ci sarebbe alla base della sua costruzione. Vicende che sono finite in alcune indagini della Guardia di Finanza. Alla luce dei nuovi sversamenti il comando della polizia municipale ha messo nuovamente in moto alcuni droni forniti dalla Croce Rossa mentre lungo il torrente Canalotto e in mare sono stati effettuati prelievi d’acqua. L’esame batteriologico è stato affidato ai laboratori dell’ARPA. I risultati non sono stati ancora comunicati. Dovrebbero pervenire la prossima settimana.

La gestione e la storia del depuratore di vallone Nuccio sono state spesso tribolate. È abbastanza recente la denuncia per reati ambientali del titolare della ditta che gestisce gli impianti. Vicenda che è arrivata in ambito giudiziario. I problemi di allora erano relativi al malfunzionamento degli scolmatori. La ditta si difese dicendo che fosse quasi impossibile intervenire a causa del sito alquanto impervio e che necessitavano fondi dal comune. Le opere sono state poi effettuate e lo hanno appurato gli agenti della Municipale dopo un recente sopralluogo. Intanto l’acqua nerastra, verdognola e maleodorante è arrivata nuovamente in mare fra la disperazione di alcuni alcamesi che continuano a segnalare. A creare il problema pare siano stati alcuni fanghi fognari, in fase di decantazione, finiti nel torrente. Non dovrebbero contenere una elevata carica batteriologica e sarà l’ARPA a stabilirlo. Nel frattempo la ditta che gestisce il depuratore comunale alcamese ha avviato una nuova tecnica, tramite innovative sostanze chimiche, in grado di far precipitare, più velocemente, le particelle solide contenute nei fanghi fognari depurati.

Insomma un principio che andrebbe ad accelerare i processi e che quindi, in caso di sversamenti nel torrente Canalotto, non causerebbe alcun inquinamento dai colibatteri fecali. Un fenomeno che da decenni martirizza il torrente che passa da vallone Nuccio e che, puntualmente, si ripete quando arrivano le piogge. Stavolta non ha piovuto ma per alcuni giorni, in questo mese di ottobre, è arrivata in mare acqua scura, soprattutto di un cloro marroncino, quello tipico dei fanghi. In alcuni frangenti anche nerastra e maleodorante. In questo periodo il litorale alcamese è frequentato da cittadini del nord-Europa che preferiscono fare le vacanze fuori stagione e l’acqua scura che arriva al mare non è certamente un bel biglietto da visita.