Abusivismo edilizio ad Alcamo, parere negativo per 16 immobili. Solo due potranno evitare le ruspe

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La Direzione Uno del Comune di Alcamo che si occupa di Pianificazione urbanistica e territoriale, ha espresso il proprio parere sui quindici emendamenti presentati da consiglieri comunali sulla proposta di delibera di giunta per la demolizione di 18 immobili. La proposta di delibera era stata portata in Consiglio lo scorso mese di settembre ma durante la riunione, considerata la delicatezza della materia, era stato deciso di chiedere il parere dell’Ufficio sugli emendamenti con i quali si è cercato di “salvare” gli immobili. Secondo l’Ufficio dei 18 immobili solo due non possono evitare le ruspe. Gli altri, che si trovano in varie zone del territorio alcamese, si potrebbero salvare. Tali immobili abusivi sono stati già acquisiti, da diversi anni, al patrimonio del Comune, che potrebbe lasciarli ai proprietari dietro il pagamento di un affitto oppure utilizzarli per scopi sociali. Sarebbero oltre 300 gli immobili già esaminati, prima tranche, che si trovano nella stessa situazione delle suddette 18 abitazioni.

Ad Alcamo con le tre leggi di sanatoria edilizia sono state presentate 12 mila e 500 domande. Solo su Alcamo Marina, località balneare monumento della illegalità diffusa legata soprattutto allo scempio edilizio, negli anni sono state presentate 5 mila e 800 domande di sanatoria. Oggi ne restano da esitare 4 mila 200 per immobili sparsi su tutto il territorio. Ma per l’esame è quasi paralisi poiché il primo gennaio 2023 è andato in pensione il responsabile dell’Ufficio sanatoria Piero Piazza, che aveva grande competenza in materia. Da allora ed esaminare solo par time le pratiche è rimasto un solo dipendente. Stenta infatti a decollare l’affidamento a sei tecnici privati che hanno partecipato al bando del comune, pubblicato quasi due anni fa. I sei tecnici hanno ora manifestato perplessità poiché ritengono poco remunerativo il servizio per esaminare le domande di sanatoria.

Intanto è protesta da parte di coloro i quali hanno completato le documentazioni per ottenere la sanatoria. Infatti se non sono in regola non possono ottenere i benefici legati all’ecobonus. Domani mattina si riunirà la conferenza di capigruppo per adottare decisioni poiché la vicenda della proposta della giunta torna a bussare in consiglio comunale. Nel mese di ottobre del 2017 una cinquantina di alcamesi, su iniziativa del consigliere comunale Ignazio Caldarella, hanno costituito un comitato per avviare una serie di azioni finalizzate ad evitare ruspe o acquisizioni del Comune, che comunque sono previste dalla legge.