CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Il gip del tribunale di Trapani, Antonio Cavasino, ha rinviato a giudizio Piero Russo, ex consigliere provinciale di centrodestra di Castellammare del Golfo e funzionario del Genio Civile di Alcamo, per abusi sessuali su un minore, figlio di una coppia di amici. All’epoca in cui sarebbero avvenuti i presunti abusi il ragazzino aveva 12 anni. È stata la stessa giovane vittima, compiuti i 18 anni, a presentare denuncia in Procura e a raccontare le violenze subite. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Anna Trinchillo. La presunta vittima è difesa dall’avvocato Francesco Caratozzolo, la prima udienza del processo si terrà il 3 novembre. Russo in merito aveva dichiarato all’epoca in cui filtrarono le prime indiscrezioni dell’indagine nei suoi confronti di essere “tranquillo, con la coscienza a posto” e di avere “piena fiducia nella magistratura”. Fu lo stesso Russo a confermare in prima persona le notizie che erano cominciate a trapelare, sostenendo che era in corso un’indagine nei suoi confronti ma smentendo di avere ricevuto alcun avviso di garanzia. Da un po’ di tempo circolava per vie ufficiose la notizia: nei bar, nelle piazze e nei luoghi di ritrovo in genere del paese di Castellammare non si parlava di altro. Una notizia che ora arriva in tutta la sua ufficialità e che, nonostante tutto, ha destato clamore e sgomento. Anche perché Russo è un noto esponente politico in paese ed è molto conosciuto in tutta la provincia trapanese: è stato infatti in passato consigliere provinciale, alle ultime elezioni amministrative del 2013 si era candidato a sindaco in contrapposizione all’attuale primo cittadino in carica, Nicola Coppola, sotto il vessillo del Pdl. Secondo quanto emerge le presunte attenzioni di Russo nei confronti del ragazzino risalirebbero a diverso tempo fa ma che solo dopo tempo sarebbero state denunciate dalla famiglia. A fare il passo sono stati i genitori della presunta vittima che avrebbero capito solo successivamente che il figlio aveva subito questi possibili abusi. Le indagini oramai vanno avanti da tempo da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, che ha aperto un fascicolo sul caso alla Procura di Trapani. Pare che all’attenzione degli inquirenti ci sarebbero anche dei messaggini sul cellulare del ragazzino inviati proprio da Russo che farebbero trapelare queste sue particolari e ancora tutte da provare “attenzioni morbose”. Le indagini evidentemente hanno portato a qualche indizio importante nei confronti dell’ex consigliere provinciale tanto che è arrivato nei suoi confronti il rinvio a giudizio. Sino ad oggi gli investigatori hanno mantenuto il massimo riserbo sulla vicenda, considerata la particolarità del reato ed anche la posizione di Russo, uomo politico che da sempre è molto in vista, quindi un personaggio pubblico.