Cocaina, maxi sequestro in mare. GdF recupera 5,3 tonnellate di cocaina, 850 milioni di valore (VIDEO)

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E’ stato il più grande sequestro di cocaina mai effettuato in Italia. Quasi cinque tonnellate e mezza recuperati dalla Guardia di Finanza in un blitz notturno, in alto mare, durante le operazioni di trasbordo tra l’imbarcazione “madre” e un peschereccio. Le Fiamme Gialle hanno recuperato 5,3 tonnellate di “cocaina” e fermato l’equipaggio composto  da Vincenzo Catalano, calabrese di 35 anni, comandante del motopeschereccio, Kamel Thamlaoui, tunisino di 54 anni, residente in Puglia; Sami Mejri, tunisino residente a Barcellona Pozzo di Gotto; il francese di 19 anni Yanis Malik Bargas, e il 35enne albanese Elvis Lleshaj. Tutti sono stati condotti nel carcere Pagliarelli di Palermo. Martedì scorso i finanzieri, durante una ricognizione nel canale di Sicilia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno individuato un mercantile e un anomalo avvicinamento da parte di un peschereccio partito dalle coste calabresi. Le due imbarcazioni sono state seguite a debita distanza dalle unità del Gruppo aeronavale di Messina, del Gruppo esplorazione aeromarittima e del Reparto operativo aeronavale di Palermo con il supporto del Gico. I finanzieri hanno poi bloccato il peschereccio che si stava dirigendo verso la terraferma per procedere con una perquisizione. Grazie all’ispezione è stato trovato il maxi-carico di cocaina nascosto dietro una pannellatura che chiudeva un locale in cui era stata stipata la droga. Successivamente anche il mercantile è stato bloccato mentre si allontanava facendo rotta verso la Turchia. La prima imbarcazione è stata condotta a Porto Empedocle mentre la nave “madre”, con a bordo 15 soggetti di nazionalità ucraina, turca, azera, è stata scortata fino al porto di Palermo.

Le oltre 5,3 tonnellate di cocaina sottoposte a sequestro, destinate a rifornire l’intero mercato siciliano ma anche quello nazionale, avrebbero fruttato introiti per qualcosa come 850 milioni di euro. Parte di questo carico, secondo gli investigatori, era diretto a Palermo. Si tratta di uno dei più rilevanti sequestri di cocaina a livello mondiale. “Il Canale di Sicilia – ha detto – il tenente colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo Pef di Palermo -si conferma crocevia dei traffici illeciti nonché una delle principali direttrici verso l’Europa dei flussi di cocaina provenienti dal Sud America. Per questo l’attenzione investigativa della guardia di finanza si mantiene molto alta in questo particolare teatro operativo, – ha concluso Angelini – sfruttando le potenzialità del dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale”.