Depuratore di Castellammare, progetto esecutivo al PAUR. Diciotto mesi di ritardo

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l progetto esecutivo è stato consegnato alla Regione per avviare la procedura PAUR, il Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale che riguarda l’istruttoria completa finalizzata al rilascio di tutte le autorizzazioni richieste, anche quelle di impatto ambientale. Con un notevole ritardo sulla tabella di marcia prevista, la scadenza era stata fissata per la fine di luglio del 2021, il nuovo depuratore di Castellammare del Golfo ha il suo progetto esecutivo. Per le grandi opere capita spesso che si rendano necessari nuovi rilievi e altri calcoli e che la stazione appaltante debba incrementare le somme concesse.

Così è anche capitato per i progettisti dello studio alcamese “Hydro Engineering” dell’ingegnere Galbo, assieme ad altri professionisti di Milano e Torino, che nel marzo del 2021 ottennero l’appalto per la progettazione del nuovo depuratore, opera già finanziata con 18 milioni e mezzo di euro. Un iter lunghissimo e tribolato quello della costruzione del nuovo impianto di depurazione di Castellammare del Golfo nel quale dovrebbero confluire anche, grazie a una condotta in via di progettazione, anche i reflui di Scopello.

Quello castellammarese è uno dei tanti comuni italiani in infrazione comunitaria per la mancata depurazione delle acque reflue e per cui l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea a una sanzione pecuniaria. Il nuovo depuratore venne finanziato con una delibera Cipe risalente addirittura al 2012. Un primo impianto di depurazione era stato attivato nella cittadina del Golfo in contrada Cerri, poco distante da dove dovrebbe sorgere il nuovo, ma funzionò poco e si fermò a fine anni ’90.

Un altro nella frazione di Balata di Baida non è mai entrato in funzione. Ad entrambi, nel 2016, vennero apposti i sigilli dalla guardia costiera di Trapani e dai carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico. Adesso la consegna degli elaborati per l’avvio della procedura PAUR potrebbe rappresentare il passo più importante di una vicenda lunghissima, per certi versi imbarazzanti, che ha messo a dura prova la credibilità della cosa pubblica.