La storia siciliana protagonista nel Metaverso: un nuovo progetto presentato alla Bit di Milano

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Rendere accessibili le meraviglie storiche e archeologiche della Sicilia sfruttando la realtà virtuale: è questo l’obiettivo del progetto portato avanti dall’Università internazionale di Goražde e dal Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, che attraverso apposite tecniche di digitalizzazione hanno riprodotto alcuni dei luoghi simbolo dell’isola portandoli sul Metaverso. Dalla Valle dei Templi al Satiro Danzante, ecco come riscoprire le bellezze siciliane in VR.

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Il Metaverso dei Beni culturali della Sicilia: le bellezze dell’isola sbarcano online

Il Metaverso dei Beni Culturali della Sicilia è il progetto realizzato in collaborazione tra le istituzioni regionali e l’università bosniaca di Goražde, della quale è prorettore il prof. Marcello Conigliaro, già docente negli anni ’90 presso l’Università di Palermo. L’obiettivo è quello di rendere fruibili in versione digitale alcuni dei luoghi e dei monumenti simbolo dell’isola consentendo una visita virtuale mediante le nuove tecnologie.

La realtà virtuale e aumentata d’altronde sono oggi sempre più diffuse e permettono di accedere a un’ampia gamma di servizi, dai passatempi presenti nelle sale da gioco riprodotte in 3D fino a quelli turistici, e il loro utilizzo può essere davvero dirompente dal punto di vista della valorizzazione del patrimonio storico e culturale del nostro Paese. Proprio da questa consapevolezza muove l’iniziativa recentemente presentata alla Bit di Milano, un’idea che affonda in realtà le sue radici nei primi esperimenti eseguiti sulla realtà aumentata proprio dal prof. Conigliaro una trentina d’anni fa, allo scopo di costruire dei sistemi fissi da riprodurre per una migliore fruizione del Parco della Valle dei Templi.

Nell’epoca del Metaverso queste soluzioni assumono un valore ancora più importante, soprattutto se consideriamo che si tratta del primo progetto di questo tipo a sbarcare nell’universo parallelo che ospiterà i nostri avatar.

Il patrimonio culturale siciliano nel Metaverso: quali sono i vantaggi

Trasportare le meraviglie siciliane nel Metaverso significa offrire la possibilità a tutti, da ogni parte del mondo, di visitare virtualmente i maggiori siti di interesse dell’isola e di garantire una piena accessibilità a un patrimonio universale. Accedendo al Metaverso dei Beni culturali della Sicilia, infatti, sarà possibile entrare immediatamente in contatto con alcune delle architetture e delle opere più preziose provenienti dalla millenaria storia della regione, effettuando non soltanto visite di tali luoghi nel loro stato attuale ma anche sfruttando ricostruzioni digitali che permettono di ammirarli nel loro pieno splendore.

In questo senso, la riproduzione virtuale dei beni culturali siciliani si configura non solo come un modo per avvicinare chi non può raggiungere fisicamente l’isola ma anche per arricchire la conoscenza del patrimonio da parte degli stessi abitanti del posto e di chi desidera approfondire la storia dei luoghi che si stanno visitando.

Architettura e arte, cosa vedere sul Metaverso

Il progetto presentato alla Bit di Milano vanta già diverse strutture e opere antiche ammirabili in versione virtuale, ma ovviamente l’obiettivo è quello di continuare ad arricchire il catalogo fino a rendere disponibile sul Metaverso gran parte del patrimonio siciliano. Attualmente, per esempio, è possibile scoprire in tutta la sua maestosità il Tempio C di Selinunte interamente ricostruito e reso esattamente come nell’epoca del suo massimo splendore, con le sue 42 colonne e le 10 metope originarie.

A lasciare a bocca aperta i visitatori della fiera milanese è stata poi la passeggiata virtuale nella Valle dei Templi dell’antica Akragas, un’esperienza a dir poco emozionante che fa ben comprendere la grandezza della città tra il VI e il II secolo a.C., senza dimenticare infine la visita al museo di Mazara del Vallo in cui è conservato il famoso Satiro Danzante, riprodotto fedelmente in maniera digitale per soddisfare la curiosità dei viaggiatori virtuali.

Insomma, un nuovo modo di intendere la scoperta della storia che pur rinunciando al contatto materiale si arricchisce di nuovi spunti e di importanti vantaggi, che potrebbero segnare una rivoluzione ad ampio raggio per l’intero comparto turistico. La possibilità di accedere a contenuti digitali di qualità significa infatti aprire a nuovi interessanti risvolti anche commerciali, che integrino la proposta in loco con quella online aumentando la visibilità e la conoscenza del territorio a livello globale.