Giornata della disabilità. Ragazzi dei “Girasoli” protagonisti al “Caruso” di Alcamo

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Le celebrazioni della Giornata internazionale delle persone con disabilità richiedono una seria riflessione e un rinnovato impegno per la realizzazione di una società e una scuola autenticamente inclusiva. Questo il denominatore comune, il filo conduttore degli argomenti trattati dai vari relatori nell’aula magna del dell’istituto Girolamo Caruso di Alcamo dove bambini e ragazzi dell’associazione “I Girasoli” anno potuto vivere un’esperienza di realtà virtuale-multi-sensoriale grazie all’applicazione StarBlast sviluppata dall’istituto nazionale di Astrofisica di Palermo nell’ambito di un progetto internazionale Pharos. Applicazione dalle ampie potenzialità divulgative e didattiche che mostra la struttura dei resti di supernova e delle pulsar wind nebula più studiate, in realtà virtuale. Il progetto, finanziato dalla cost-action Pharos, è stato guidato dall’Inaf di Palermo e dall’Università di Palermo con l’apporto degli operatori dell’Istituto nazionale di astrofisica di Palermo e dell’ Università di Palermo.

I bambini e i ragazzi dell’associazione “I Girasoli” hanno incontrato le famiglie, i compagni, gli insegnanti e potere vivere l’esperienza di realtà virtuale e multi-sensoriale. L’associazione opera da anni ad Alcamo e si occupa di bambini autistici anche con una forma innovativa di terapia utilizzando il cavallo. Nel tempo I Girasoli hanno intrapreso diverse attività, accogliendo sempre più proseliti e avvicinandosi anche ad essa il campo del volontariato, come la Croce Rossa Italiana comitato locale di Alcamo e l’Associazione Country House Western. Scopo dell’associazione è quello di intervenire, senza fini di lucro, per la salvaguardia e il potenziamento della salute psico-fisica e spirituale dei disabili e delle loro famiglie, attraverso iniziative educative, di socializzazione, ricreative, sportive e riabilitative. L’associazione “I Girasoli” fin dal suo esordio ha operato sul territorio del distretto sanitario di Alcamo soprattutto utilizzando l’ippoterapia. Ora i ragazzi hanno potuto vivere anche l’esperienza della realtà virtuale.