Festa del papà. Un legame indissolubile con i figli per superare il salto generazionale

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19 marzo, San Giuseppe ma anche festa del papà. In Italia festeggiare il genitore paterno è una consuetudine di questo giorno come in altri paesi dalla lunga e forte tradizione cattolica, Portogallo e Spagna. La data fu per molto tempo la principale festa cattolica legata a san Giuseppe, il padre di Gesù, che nella nostra nazione si festeggia il 19 marzo dal 1968, si festeggia anche San Giuseppe. Il 2021 sarà proprio l’anno di San Giuseppe, voluto da Papa Francesco per celebrare i 150 anni dalla sua proclamazione come patrono della Chiesa Universale. Molti non lo ricorderanno, ma questa giornata, fino al 1977, era anche considerata “festiva” a tutti gli effetti con scuole e uffici chiusi.

La giornata dedicata al papà ha un simbolo, le rose: rosse, se il genitore è ancora in vita, bianche, in caso contrario. La prima festa del papà nel mondo venne celebrata negli Stati Uniti il 19 giugno 1910, nel mese di nascita del padre di Sonora Dodd, uomo che aveva cresciuto sei figli dopo la morte di parto della moglie. Nel 1924, il presidente Calvin Coolidge condivise l’idea di istituire una giornata nazionale di festa per i padri e finalmente nel 1966 il Presidente Lyndon Jonhson proclamò ufficialmente il Father’s Day, da celebrare la terza domenica di giugno. Oggi, la maggior parte dei paesi del mondo celebra la festa del papà la terza domenica di giugno. In Italia, Spagna, Portogallo e altre nazioni a forte vocazione cattolica, il 19 marzo. La figura paterna è una figura importantissima per i figli.

Ne sono a conoscenza coloro che lo hanno perduto da bambini o che sono stati da lui abbandonati.  Una figura che molto spesso viene sottovalutata, quasi banalizzata, alla luce dell’importanza, ritenuta assoluta, del ruolo della madre che, per indole, natura o mentalità, viene ritenuta quella più adatta alla cura dei figli.

Le cose, però, non stanno propriamente così: il padre ha una grande importanza per i figli maschi ma anche per le figlie femmine, è un riferimento, rappresenta un esempio da seguire per crescere e conseguire risultati. La vita corre veloce e quasi sempre non dà la possibilità di recuperare il tempo perduto. E allora come fanno alcuni figli a non volere più rivedere il loro papà? E come fanno alcuni padri a riuscire ad andare avanti senza avere più notizie dei loro figli? Per chi ha figli e li ama, sembra una cosa del tutto impossibile.

Per non parlare di quel salto generazionale, al giorno d’oggi ancora più amplificato rispetto al passato, che talvolta pone padre e figli come muro contro muro. Durissimi e di cemento armato ma facilmente disintegrabili da un’arma letale, l’amore fra coloro che poi hanno le stesse movenze, la stessa voce, lo stesso modo di sorridere, la stessa camminata, le stesse doti. Così uguali così differenti. Auguri a tutti i papà e a tutti i figli.