Alcamo, traffico nel caos nella città dell’illegalità diffusa

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Le prime vittime della prepotenza, degli atteggiamenti violenti da mafiosetti da quattro soldi, sono i vigili urbani. Un mestiere difficile quello che viene svolto ad Alcamo perché le quotidiane violazioni delle norme del codice della strada fanno parte dell’arredo urbano di una città in stato di abbandono. Macchine in doppia, tripla fila, lasciate a spina di pesce tanto da ridurre la carreggiata e bloccare il traffico. E poi commercianti che invadono, nella maggior parte dei casi impunemente,  i marciapiedi sotto gli occhi delle forze dell’ordine. E poi lunghe e chilometriche fila di auto che avanzano a passo di lumaca contribuendo ad elevare l’inquinamento ambientale. Una città prigioniera delle scatole di latta, dove, forse unica in Italia, non si riesce ad istituire l’isola pedonale, anche soltanto pomeridiana, ma ogni giorno nel Corso stretto, dove le responsabilità di avere fatto fuggire gli alcamesi dal salotto, sono in massima parte degli operatori economici della zona. Isola pedonale il venerdì e sabato dalle 19 alle 24. Per buona parte della giornata durante i festivi. Troppo poco. Ma nel caos e nella baraonda del traffico ogni tanto un miracolo se pur di brevissima durata. Stamane traffico scorrevole in una della strade più a rischio: via Madonna del Riposo in prossimità della cantina Saraceno. I controlli dei vigili sul posto hanno consentito un traffico scorrevole lungo tutta la strada: da piazza della Repubblica alla via monsignor Tommaso Papa. Niente imbuto in prossimità della Saraceno dove spesso le persone lasciano le auto in mezzo alla strada, sui marciapiedi provocando blocchi stradali. Il piacere di vedere tutto in ordine è durato poche ore. Andati via i vigili urbani i maleducati e incivili hanno determinato il solito tran tran. Ben vengano dunque i controlli della polizia municipale che deve essere inflessibile. Appioppare multe salatissime. Insomma punirne qualcuno per educarne cento. L’organico della polizia municipale di Alcamo è all’osso e i vigili fanno quello che possono. Anche in questo delicato settore la politica è completamente assente. Impegnata a diramare comunicati sul nulla non si accorge di quello che succede per vie e piazze, dove l’anarchia è totale anche perché non c’è la collaborazione della gente.