Castellammare del Golfo-Comune da record, servizi essenziali coperti al 100%

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Castellammare del Golfo forse esempio unico in Sicilia di Comune che non ci rimette un solo centesimo dai servizi a domanda individuale. Spende 290 mila euro e ne incassa altrettanti, con copertura quindi pari al 100 per cento. Un vero record che per gli enti locali è difficile potere raggiungere in questo ambito. In realtà alcuni servizi sono effettivamente in perdita ma a ripianare tutto ci pensano i parcheggi a pagamento e i proventi per la locazione degli immobili di proprietà. Secondo quanto certificato dagli uffici il Comune è in perdita soltanto per la refezione scolastica per cui si spendono 42 mila euro per l’acquisto degli alimenti e di tutto ciò che necessita per il servizio in favore delle scuole, a cui si devono aggiungere altre 70 mila euro per il personale, a fronte di un introito di 40 mila euro. Ma il passivo viene ampiamente recuperato altrove. Anzitutto dai parcheggi a pagamento se si considera che il Comune sborsa 120 mila euro per il pagamento dell’aggio alla società che gestisce gli stalli, a fronte però di un introito in previsione di 190 mila euro. Qualche altra somma in più poi la si incassa anche per l’utilizzo degli immobili comunali: in questo caso si spendono 48 mila euro per vari costi di mantenimento delle sedi più altre 12 mila e 500 euro per il personale. Di contro però c’è un introito di 70 mila euro, vale a dire 9 mila e 500 euro in più rispetto alle spese. Un vero record se si guarda soprattutto al vicino Comune di Alcamo che invece con i servizi a domanda individuale è in fortissima perdita. Qui le spese inerenti a questi capitoli hanno una copertura di appena il 35 per cento, il resto deve in pratica rifondere il municipio con proprie risorse. Si spendono 888 mila euro e se ne incassano appena 310 mila. Ed anzi quest’anno il Comune alcamese ci ha messo un pezza. Infatti per gli asili nido sono state rimodulate le rette, con aumenti consistenti fino al 200 per cento, ed in questo modo si è riusciti a far salire il tasso di copertura. Le famiglie più agiate, almeno sulla carta, contribuiranno quindi almeno in parte a quel piano di risanamento delle casse comunali.