Alcamo: premi produttività Comune, è bufera

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Premi di produttività al Comune di Alcamo su cui accendere i riflettori. Lo farà il consigliere comunale Antonio Nicolosi che preannuncia la presentazione di un’interrogazione al sindaco Sebastiano Bonventre con l’obiettivo di fare chiarezza su questa pioggia di “premi” elargiti ai vari dipendenti comunali e liquidati proprio in questi giorni con relative determine dei vari settori che compongono la macchina burocratica. “Vi sono comportamenti non equi tra persone che espletano giornalmente il loro dovere – è la denuncia che Nicolosi lancia attraverso Facebook -. Ci sono figli e figliastri. Io sono a conoscenza di dipendenti che espletano con senso del dovere il loro compito e non vengono gratificati, al contrario di altri, ma basta leggere gli elenchi”. In sostanza l’esponente del civico consesso esterna più di un dubbio sulla metodologia adottata dalla macchina amministrativa e dirigenziale per l’assegnazione dei premi produttività: “L’interrogazione che presenterò – aggiunge Nicolosi – mira a richiedere chiarimenti dovuti soprattutto ai cittadini alcamesi”. Tra dirigenti e personale dipendenti i soldi elargiti ammontano a 329 mila euro. In tutti i casi si tratta di determine che riportano una serie di progetti che erano stati assegnati a ciascun settore o ufficio nell’anno 2012 e, dopo aver verificato con apposita certificazione che gli obiettivi prefissati dal rispettivo dirigente sono stati regolarmente raggiunti, è stato disposto che l’intero premio fosse assegnato e ripartito al personale dipendente, sia quello assunto con contratto a tempo indeterminato che determinato e ad orario pieno o ridotto, impegnato nella realizzazione del programma. Le somme destinate al singolo lavoratore sono molto variabili, a seconda della posizione economica o della percentuale assegnata nell’attuazione del programma: si va da poche centinaia di euro a qualche migliaio. Ai dirigenti nello scorso febbraio è arrivata l’ennesima colata di fondi dal Comune. Soltanto a loro 54 mila euro, oltre agli stipendi e indennità varie, suddivisi a 5 titolari di altrettanti Settori della macchina burocratica dell’ente. Una pioggia di soldi che, per carità, è contemplata da precise norme ma che in questo momento fa storcere il muso  a non pochi e lascia anche perplessi. Questi soldi infatti sono il frutto della cosiddetta “indennità di risultato” che viene attribuita in favore del personale dell’Area della Dirigenza in servizio a tempo indeterminato: rispettivamente a Francesco Saverio Maniscalchi, Marco Cascio, Giovanna Mistretta, Sebastiano Luppino ed Enza Anna Parrino per il periodo che intercorre tra l’1 gennaio  il 31 dicembre del 2012. La somma di 11 mila 353,23 euro a testa è spettata ad Enza Anna Parrino, Marco Cascio e Sebastiano Luppino, rispettivamente dirigenti ai Servizi tecnici manutentivi, Affari generali e anche vicesegretario generale e Servizi Economico-finanziari. Qualche spicciolo in meno, 11.233,72, sono andati a Francesco Saverio Maniscalchi che dirige il Settore Promozione Economica e Servizi Ambientali; fanalino di coda di questa graduatoria legata alle indennità di risultato spetta al reggente dell’avvocatura comunale, Giovanna Mistretta, che porta a casa 9.447,10. Altissimo il range di obiettivi e perfomance che sono stati raggiunti da ciascuno: oscillano tutti tra il 95 e il 93 per cento, cioè praticamente il tetto massimo.

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