Non sarebbe mai stato iscritto alla Cassa Edile, la cassa di previdenza dei lavoratori edili, il 60enne deceduto ieri mattina ad Alcamo dopo essere precipitato da un’altezza di circa 5 metri mentre stata effettuando dei lavori in un’abitazione di via Fazio, a due passi dalla chiesa Madre. Jamel Zenzemi, tunisino sessantenne ma da tantissimo tempo residente ad Alcamo, è morto sul colpo finendo con la testa sul cortile interno dell’abitazione. Nell’immobile, al momento della tragedia, c’era la giovane proprietaria, una donna di 33 anni che dopo la morte del 60enne ha accusato un malore ed è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo. Subito dopo è invece arrivato nella casa di via Fazio un altro operaio per effettuare delle misurazioni. Tanti i dubbi su quanto accaduto a cominciare dalla regolarità del cantiere e della copertura previdenziale dell’uomo. Non è ancora risaputo se effettivamente, al momento della tragedia, ci fosse nell’abitazione qualche altro operaio. Sull’episodio, sul quale stanno indagando i carabinieri, è stata aperta un’inchiesta da parte della procura della repubblica di Trapani. Arrivano le prime dichiarazioni da parte dei sindacati contro un fenomeno che purtroppo rimane sempre attuale