Partinicese condannato per la morte di due figli

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Tredici luglio  2019.  Fabio Provenzano, partinicese, con rivendita di frutta e verdura nel viale Europa di Alcamo, stava guidando,  mentre registrava con lo smartphone un video in diretta su Facebook sull’autostrada A 29 tra lo svincolo di Alcamo est e Balestrate. Il video, poi rimosso dai social così come il profilo di Provenzano, lo stava  girando in auto  pochi istanti prima dell’incidente, che  provocato la morte sul colpo del figlio Francesco di 14 anni e ridotto in gravi condizioni lo stesso padre. Il figlio minore Antonino di nove anni morì dopo 12 giorni dal ricovero al Trauma Center di Palermo.

Una tragedia che commosse persone di Alcamo e Partinico per l’assurda morte di due ragazzini. E purtroppo c’è stato un aumento esponenziale di incidenti mortali causati dall’uso sconsiderato  in auto dei social come avvenuto nei giorni scorsi a Roma. Una deriva inarrestabile anche perché come accaduto a Roma, l’irresponsabile giovane alla guida è stato solo denunciato per omicidio stradale a piede libero dal giudice contro il quale si è espressa l’Associazione vittime della strada. Decisione del giudice che lascia sbigottiti. Tornando al nostro caso ora diventa definitiva la condanna per il partinicese Fabio Provenzano. Giudicato col rito abbreviato ha avuto inflitti appena 4 anni e 8 mesi per la morte di due suoi figli. Provenzano non si è appellato alla condanna avuta in primo grado e quindi la pena diventa definitiva. L’accusa per lui è stata di omicidio stradale. Scagionato dall’altra accusa di aver guidato in stato alterazione psicofisica. Secondo quanto accertato  l’uomo risultò effettivamente positivo alla cocaina ma, secondo la sentenza,  non incise nella sua condotta di guida.

Lo stesso Provenzano rischiò la vita, entrò in coma e ne uscì dopo qualche giorno. Per un periodo il commerciane di frutta e verdura venne scortato in alcune occasione dai carabinieri per evitare le ire della moglie e dei suoi parenti, che lo hanno ritenuto responsabile della morte dei due bambini. La Bmw finì contro il guard rail probabilmente per la distrazione dell’uomo alla guida mentre  si dilettava su facebook. L’uomo viveva però di fatto ad Alcamo dove aveva trovato una nuova compagna, dopo la separazione dalla moglie, e dove gestiva un negozio di frutta e verdura nel viale Europa.