Una strada dimenticata da Dio e dagli uomini. Eppure, soprattutto in estate, particolarmente trafficata e utilizzata per l’intero arco dell’anno dagli agricoltori. Sulla interprovinciale che collega Alcamo, da zona Sasi, a Balestrate passando ai piedi della Rocca del castello di Calatubo, di scempi se ne vedono a bizzeffe. Dal manto stradale (tanto per usare un eufemismo) a rifiuti di ogni genere disseminati per chilometri.
Ciò che però é stato fatto lo scorso week-end sa dell’incredibile. Qualcuno ha pensato bene di scaricare sfabbricidi e quant’altro, anche un grosso scaldabagno, direttamente sulla sede stradale andando a chiudere almeno un terzo della carreggiata. Le grosse parti di muro, per fortuna, non hanno creato incidenti agli automobilisti ma il pericolo è stato davvero elevatissimo. Per fortuna la Polizia Municipale ha subito raccolto la segnalazione di un cittadino. Sono arrivate due pattuglie del posto e gli operai del comune di Alcamo che hanno proceduto a spostare i rifiuti sul ciglio della strada.
La SP che collega Alcamo con Balestrate, attraversando la partinicese Manostalla, é da anni in condizioni pietose. Innanzitutto é una discarica a cielo aperto dal primo all’ultimo chilometro. Poi, soprattutto nella parte ricadente sul territorio alcamese, diventa una sorta di percorso per gare motoristiche da fuoristrada. Avvallamenti, buche, frane, cedimenti e chi più ne ha più ne metta. Le condizioni dell’arteris però non interessano a nessuno. Una strada dimenticata da Dio e dagli uomini.