4° contagio ad Alcamo, un quarantenne. A Trapani medico positivo, in provincia si sale a 21

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Salgono a 21 i contagiati dal coronavirus in provincia di Trapani. Cinque casi in più rispetto alla giornata precedente. Lo stabilisce l’ultimo aggiornamento fornito dalla Regione Siciliana alle 12,30 di oggi. Fra i nuovi positivi un medico di Trapani e un’altra persona di Alcamo (un uomo di 40 anni). Gli altri tre sono un paio di Marsala e un anziano di Salemi, centro belicino dove era stato accertato il paziente 1 circa 24 ore prima. Questa la geografia in provincia: 6 positivi a Trapani, altrettanti a Marsala, 4 ad Alcamo, 2 a Mazara del vallo e 2 a Salemi.

In Sicilia purtroppo la curva sta cominciando a salire. Dopo che per alcuni giorni l’incremento si era attestato fra i 25 e i 30 casi, nelle ultime due giornate è arrivata l’impennata: gli ultimi due bollettini parlano di 45 e di 52 positività in più rispetto al dato precedente. In tutto su circa 4.000 tamponi validati dai Policlinici di Palermo e Catania, 340 sono risultati positivi con una percentuale, quindi, dell’8,6%. Dei 340 siciliani raggiunti dal CoronaVirus, 179 sono ricoverati (di cui 36 in terapia intensiva) e 142 si trovano in isolamento domiciliare. Le cifre sono completate da 15 guariti (9 nel palermitano) e 4 deceduti.

In provincia di Trapani si avvicina il primo picco ed è per questo che bisogna ancora di più stringere i denti ed evitare al massime di uscire di casa. L’apice globale in tutta la Sicilia dovrebbe invece arrivare intorno al 10 aprile. A quella data il numero dei contagiati potrebbe essere elevato o meno a seconda del corretto comportamento di tutti i cittadini.

Intanto anche la stampa lombarda, in particolare il quotidiano “L’Eco” di Bergamo, ha dato spazio alla morte del medico alcamese Nino Buttafuoco, che da oltre 25 anni lavorava per le famiglie di Verdellino e di Ciserano. Il sindaco di quest’ultimo piccolo centro che sorge nel bel mezzo del terribile focolaio, Caterina Vitali, ha espresso tutto il cordoglio sul quotidiano bergamasco. L’altro primo cittadino, Silvano Zanoli, ha inoltre segnalato il grande senso del dovere di Buttafuoco fino all’ultimo giorno di attività ambulatoriale.