2.890 piante di canapa vicino casa, arrestati incensurati. Sono padre e figlio di Petrosino

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Tre serre, nei pressi della loro abitazione, in cui coltivavano canapa indica e sativa. Quasi tremila le rigogliose piante, alte circa un metro e mezzo ciascuna, scoperte dai carabinieri a Petrosino. Padre e figlio sono stati quindi arrestati e posti ai domiciliari. Si tratta di due incensurati, Giuseppe e Giacomo Saladino, rispettivamente di 57 e 27 anni, accusati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle tre serre venivano coltivate 2.890 piante di canapa indiana e sativa alte circa un metro e mezzo. Nel corso delle operazioni i carabinieri hanno anche rinvenuto, all’interno di un altro fabbricato, diversi sacchi contenenti infiorescenze e fogliame essiccato per un peso complessivo di 37 kg, oltre a diverso materiale per l’irrigazione e l’areazione della piantagione nonché per pesatura ed il confezionamento della droga. Escluso l’uso personale alla luce dell’ingente quantitativo dello stupefacente sequestrato, i due petrosileni sono stati arrestati e la droga posta sotto sequestro è stata messa in custodia per la successiva distruzione. La piantagione di canapa, qualora portata interamente a maturazione, avrebbe procurato ai due incensurati, ingenti guadagni. Sul mercato la marjuana viene mediamente vendita al prezzo di cinque euro al grammo. 2.890 piante potrebbero quindi offrire un illecito ricavato di diverse centinaia di migliaia di euro.