Sono due le ZES (zone economiche speciali) nella nostra regione, una nella Sicilia orientale e un’altra in quella occidentale. Si tratta di uno strumento che rappresenta una grande opportunità per le imprese che si trovano all’interno delle zone economiche speciali che potranno usufruire di agevolazioni fiscali importanti e sostanziose. Le ZES sono zone geograficamente delimitate e chiaramente identificate, costituite anche da aree non territorialmente adiacenti purchè presentino un nesso economico funzionale e che comprenda almeno un’area portuale. L’istituzione delle Zone economiche speciali – prevista nel decreto “Mezzogiorno” convertito in legge nell’agosto 2017 – prevede a creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese, delle imprese già operanti, nonché l’insediamento di nuove imprese”. Per le imprese che intraprendono una nuova iniziativa economica nelle Zes, l’Irpef e l’Ires derivanti dallo svolgimento dell’attività è ridotta del 50% a decorrere dall’anno nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei anni successivi. Da parte loro, le imprese si impegnano a mantenere l’attività nella Zes per almeno 10 anni e a conservare i posti di lavoro creati per altrettanti anni. Avviati anche incentivi economici, in termini di credito di imposta sugli investimenti realizzati entro il 31 dicembre 2022, entro la soglia massima di 50 milioni di euro di investimento. Tra i vantaggi anche un consistente regime di semplificazioni amministrative. L’assessorato regionale che ha lavorato e continua a farlo per le ZES è quello alle attività produttive guidato dall’alcamese Mimmo Turano che durante l’iter ha dovuto incassare il disinteresse dei due comuni dove vive, Alcamo e Castellammare del Golfo. Ironia della sorte, infatti, i due sindaci Domenico Surdi e Nicola Rizzo, già in carica ai tempi in cui venne emanato il bando, forse non hanno creduto in questa iniziativa. Le due amministrazioni comunali non hanno presentato alcuna istanza di partecipazione al bando per entrare nella ZES Sicilia occidentale. Così beffardamente la Zona Speciale sfiora in più parti i territori di Alcamo e Castellammare del Golfo. Hanno infatti aderito Calatafimi e Partinico. Con loro anche Carini, Cinisi, Custonaci, Marsala, Salemi, santa Ninfa, Trapani, Mazara del Vallo per arrivare poi a Palermo, Campofelice di Roccella, Termini Imerese, Caltavuturo, Misilmeri, Licata Favara, Palma di Montechiaro, Aragona e Ravanusa.
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