Rifiuti RAEE, da 41 mesi impossibile portarli al CCR di Alcamo. Solo ritiri a domicilio

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Il capannone che al CCR di Alcamo accoglieva i cosiddetti RAEE, acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (per intenderci elettrodomestici in disuso) venne sequestrato a metà gennaio del 2019. I carabinieri forestali apposero i sigilli perché mancava l’obbligatoria guaina che trattiene il percolato di tali rifiuti. Il capannone venne poi dissequestrato dal tribunale quasi due anni dopo, il  22 ottobre del 2020. Da allora, anzi per essere più precisi dal momento del sequestro, gli alcamesi non possono più portare frigoriferi, cucine, televisori, stampanti e altri elettrodomestici in disuso, grandi o piccoli che siano, nel sito del Centro Comunale di Raccolta di vallone Monaco.

Impossibilità che perdura quindi da tre anni e cinque mesi. La Roma Costruzioni, azienda che gestisce sia il CCR che il servizio di raccolta ad Alcamo con un appalto settennale (trascorsi già i primi 18 mesi), sta predisponendo il progetto per l’adeguamento del capannone. Poi si dovranno effettuare i lavori e quindi il sito potrà nuovamente accogliere i RAEE che porteranno gli alcamesi. Il problema è molto semplice. Gli elettrodomestici in disuso, specialmente quelli dotati di motore, hanno parti elettroniche che, con il tempo e l’usura, producono dei liquidi che non possono disperdersi nell’ambiente.

Vanno raccolti e conferiti adeguatamente. Per questo i siti che accolgono al loro interno i cosiddetti RAEE devono essere dotati di accorgimenti adeguati, a cominciare da una guaina che raccolga tale percolato. Il servizio di raccolta degli elettrodomestici in disuso funziona quindi soltanto con il ritiro a domicilio. I tempi di attesa, quando non ci sono situazioni particolari quali ad esempio decreti governativi su rottamazione e bonus, variano da una a due settimane. Solitamente una decina di giorni dalla chiamata. Il furgone, non appena riempito, deve viaggiare ogni volta verso la piattaforma convenzionata della Rubbino srl di Carini. Tempi di attesa abbastanza brevi per i cittadini ma qualcuno pensa di fare più in fretta e vista l’impossibilità di conferire al CCR intraprende la via dell’inciviltà. Dovunque, periferie ma anche strade del centro abitato, fanno bella vista soprattutto i frigoriferi