Violenza sessuale, lesioni, percosse e maltrattamenti: un agricoltore di 58 anni di San Giuseppe Jato è stato rinviato a giudizio per i reati elencati perpetrati ai danni della moglie davanti ai figli.
Nelle denunce presentate la donna ha raccontato le continue liti per banali motivi per i quali il marito l’avrebbe presa più volte a calci e pugni, tirandole oggetti. Secondo il suo racconto, l’agricoltore l’avrebbe costretta ad andare a lavorare nei terreni agricoli di San Cipirello, nonostante fosse incinta e non si sentisse bene. A marzo inizierà il processo.