Sono trascorse circa due settimane dal blitz dei carabinieri che ha visto coinvolto il balestratese Alfonso Scalici ritenuto uno dei capi della cosca di Balestrate e colui che avrebbe tenuto i rapporti con la famiglia mafiosa di Alcamo. Le indagini dei carabinieri hanno anche sollevato ombre sulle procedure per l’affidamento di villa Europa, la villa comunale ex Conchiglia, che la giunta municipale ha concesso in gestione ad un’azienda guidata dal figlio dell’arrestato. Proprio ieri la stessa ditta contraente ha rinunciato alla gestione del sito, una licenza che quindi è stata autorevocata dall’azienda “Scalici Vincenzo”.
Il comune di Balestrate non aveva annullato l’affidamento in autotutela ma si era limitato a chiedere alcuni adempimenti e aspetti contenuti nel capitolato e che non erano stati rispettati. L’opposizione alla giunta Rizzo aveva anche chiesto una presa di posizione, pubblica e forte, contro la mafia e il malaffare, che sarebbe potuta servire per dare tranquillità e fiducia ai balestratesi. Adesso è arrivata la rinuncia all’incarico, affidato un paio di anni fa dalla giunta municipale con una gara alla quale aveva partecipato soltanto la ditta aggiudicataria, e Villa Europa, l’ex Conchiglia, è ritornata nella piena disponibilità del comune di Balestrate. Oltre alle indagini che comunque vanno avanti, rimane però il malumore di quell’area di sinistra che si riconosce nella lista Siamo Balestrate che sostiene il sindaco Vitro Rizzo. Un’area politica che si ispira a valori della solidarietà, del bene comune, dell’ambiente e della legalità.