Variante al PRG per Balata di Baida, dopo 17 anni di fermo potrebbe ripartire l’edilizia

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Importanti novità nella pianificazione urbanistica di Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo che sorge a 10 chilometri dalla cittadina. Il consiglio comunale ha infatti approvate una variante al piano regolatore generale attesa da almeno sette anni poiché ferma, fra uffici, pareri e cassetti, dal 2013.

In pratica, con l’approvazione della delibera, nella frazione castellammarese si potrà tornare a realizzare opere edilizie dopo circa 20 anni. Dal 2003, infatti, data dell’adozione dello strumento urbanistico vigente, a Balata di Baida non è stato più possibile realizzare alcuna opera edilizia, tranne quelle di manutenzione ordinaria. Le zone A/5, assieme a quelle di Scopello, erano state infatti stralciate e rimaste in attesa di un piano di dettaglio che mai è però arrivato. Impossibile, quindi, demolire e ricostruire anche le abitazioni oramai particolarmente datate e rimaste così vuote, perché fatiscenti, dopo la morte dei proprietari.

Una situazione che finalmente dovrebbe sbloccarsi. La variante dovrà adesso pervenire alla Regione, poi scatteranno i termini per la presentazione di osservazioni e opposizioni, quindi ci sarà l’adozione. Soltanto allora potrà ripartire l’edilizia nella frazione castellammarese. Altro motivo di soddisfazione, il fatto che la variante urbanistica è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale della cittadina del Golfo.

“Siamo particolarmente soddisfatti per l’approvazione – ha dteto l’assessore all’Urbanistica e vice-sindaco Giuseppe Cruciata- che da anni attendevamo per un adeguamento al fine di valorizzare il luogo e sbloccare l’attività edilizia. Un lungo percorso al quale abbiamo lavorato dall’insediamento perché potesse arrivare a termine. Un altro passo avanti sulla pianificazione urbanistica – ha concluso Cruciata – dopo l’approvazione in consiglio della delibera che ha fatto chiarezza sulla liceità dei fabbricati costruiti prima dell’uno ottobre 1967, argomento sul quale da tanti anni si era aperto un dibattito urbanistico al quale così abbiamo messo fine”.