Vaccini, Sicilia al rallentatore. Grosse quantità pronte ma calo costante

0
50

“Dieci strategie diverse. Iniziative che non sono state nemmeno abbozzate in altre regioni d’Italia. Eppure le quantità di dosi disponibili in Sicilia continuano ad aumentare. Su una potenzialità di vaccinare circa 55.000 persone al giorno, si effettuano invece appena 20.000 inoculazioni”.

Non si dà pace Mario Minore, medico calatafimese, responsabile regionale per la campagna vaccinale. Vaccinazioni, oltre agli open days, anche nei siti archeologici, lidi balneari, centri commerciali, spettacoli itineranti, comuni con basse percentuali di dosi somministrate, hub aperti anche a ferragosto e altro ancora.

Dai primi del mese di luglio la Sicilia risponde sempre meno all’appello e da regione virtuosa, in ambito di diffusione del vaccino, è divenuta maglia nera dell’intera nazione. A questo bisogna invece aggiungere il primo posto per numero di contagi giornalieri. Ma quali sono le cause di questa renitenza nel volersi sottoporsi alle inoculazioni? Probabilmente, in primis, il fatto che la nostra regione, a differenza di Lombardia, Veneto e altre, ha registrato, nella prima ondata di marzo-aprile 2020, una situazione molto più rosea: appena preoccupante e per nulla tragica.

Poi ci si è messa pure l’estate con la gente che ha cominciato a pensare, giustamente, allo svago e al relax relegando l’appuntamento con il vaccino anti-covid in fondo all’agenda degli impegni. Le disposizioni per insegnanti e altro personale della scuola, per i sanitari recalcitranti, i green pass obbligatori per numerose attività, possono soltanto aiutare la risalita dei numeri.

Ma fino a un certo punto. In Sicilia siamo infatti di fronte a un vero e proprio problema culturale. Pochi hanno compreso che proprio in una regione presa d’assalto dai turisti, vaccinarsi sarebbe stato estremamente importante. Il messaggio non è passato nemmeno se si ci sofferma ad analizzare il numero, in costante aumento, dei ricoveri in ospedale: quasi tutti non vaccinati, soprattutto i casi più gravi. E da lunedì la Sicilia diventa ‘zona gialla’… con buona pace di tutti!