Un giro di prestiti ad usura e l’ombra del ricatto sessuale? Sono le ipotesi in cui la squadra mobile di Palermo indaga per scoprire il movente dell’omicidio di Antonino Arculeo, trovato morto nella zona della stazione ferroviaria di Alcamo. I familiari avevano denunciato venerdì scorso la scomparsa dell’anziano di 72 anni dalla sua abitazione di Partinico. Dopo essere stato assassinato a coltellate, il corpo è stato bruciato. La Procura di Palermo ha fermato Gioacchino Leto, 35 anni, e Dario Milana, di 47, entrambi di Partinico, prima di passare per competenza il fascicolo ai colleghi di Trapani. Leto ha accusato Milana e ha fatto ritrovare il cadavere. Davanti al pubblico ministero si è, però, avvalso della facoltà di non rispondere. Milana ha respinto l’accusa, sostenendo di non conoscere Leto. I poliziotti ritengono che dietro il delitto possa esserci una storia di prestiti a tassi usurari e possibili richieste di pagamento in natura. Pretese non accolte o probabili ricatti che avrebbero armato la mano dei presunti assassini. Su questo contesto indagano i poliziotti della Mobile di Palermo diretti da Antonio Sfameni.