UGL chiede urgente ‘tavolo tecnico’ per monte Bonifato. Nessun intervento dopo ultimo vertice

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Silenzio sul futuro della riserva Bosco d’Alcamo di monte Bonifato e sul progetto da oltre 400.000 euro per sistemare lo stesso polmone verde della montagna alcamese e il parco sub-urbano San Francesco. Sulle vicende è intervenuto nuovamente il sindacato agroalimentare dell’UGL di Trapani che ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico sul futuro di monte Bonifato e sulla sua gestione. La richiesta, sottoscritta dal segretario provinciale Giuseppe Senia, è stata inviata all’Assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino, al  sindaco di Alcamo Domenico Surdi, al vicesindaco Caterina Camarda, all’assessore comunale all’ambiente Alberto Donato, al dirigente del dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale Antonio Console, al responsabile Gestione aree protette del Libero Consorzio Roberto Fiorentino, al responsabile del corpo forestale Nicola Cardile e al commissario del Libero Consorzio comunale di Trapani Maria Concetta Antinoro.

L’urgenza sollevata dall’UGL nasce dal fatto che dal precedente tavolo tecnico svoltosi al comune di Alcamo il 24 maggio scorso sono trascorsi altri sei mesi e niente si è ancora mosso. Nel frattempo si è anzi riaperta un’altra ferita, quella di massi e costoni pericolanti, che ha portato un paio di settimane fa alla pericolosa caduta di un grosso masso sul tetto di un’abitazione. Per fortuna e per puro miracolo non siano registrati danni alle persone. Dalla riunione di maggio erano arrivate rassicurazioni sulla pulizia del sottobosco e alla realizzazione dei viali parafuoco. Opere che però non hanno evitato il vasto incendio di qualche mese dopo. La questione più spinosa e delicata era stata invece quella relativa alla gestione della riserva. Il libero Consorzio, già un anno fa per bocca del suo commissario, aveva confermato di volerla lasciare ad altri.

Pare che la Regione possa essere interessata ad acquisirla, servirebbe un apposito decreto assessoriale, per assegnarla poi alla Forestale. Nel corso della riunione tutti gli intervenuti avevano fatto trapelare che la soluzione fosse proprio questa ed anche praticamente dietro l’angolo. Nessuno, però, né l’amministrazione comunale e nemmeno le associazioni ambientaliste hanno più affrontato la questione. Il tavolo tecnico aveva poi affrontato anche il futuro del parco sub-urbano, chiuso da più di tre anni per la scadenza di una convenzione mai più rinnovata dalla giunta Surdi. C’è un finanziamento di più di 400.000 euro di fondi Po-Fser da suddividere in interventi per il parco che sorge sotto ai bastioni di piazza Bagolino e per la riserva di monte Bonifato. Pare che il Comune possa provvedere ad assegnare fondi e interventi a una cooperativa. Anche su questo, però, nessuna conferma e silenzio più assoluto.