Tv, passaggio al nuovo digitale. Sciopero della fame di Maniaci, intervento di Musumeci

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Pino Maniaci, editore di Telejato, personaggio e giornalista vulcanico, non intende fermarsi nella sua battaglia ed ha avviato lo sciopero della fame davanti la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma. La sua iniziativa, condivisa da tantissimi altri editori televisivi siciliani, è nata per protestare contro la redistribuzione delle frequenze Tv in conseguenza del passaggio al digitale terrestre di seconda generazione. L’aggiornamento tecnologico ha ridotto gli spazi e molte emittenti private dell’isola, in passato concessionarie di frequenze, sono rimaste tagliate fuori. Un colpo letale non soltanto all’imprenditoria e a tanti posti di lavoro ma anche alla pluralità di informazione. I nuovi standard delle nuove reti di trasmissione dovrebbero consentire un salto di qualità alle emittenti, a quelle che resteranno in vita e con costi maggiorati, s in termini di efficienza (adottando tecnologie all’avanguardia, come i nuovi standard di compressione video), sia in termini di migliore qualità di trasmissione delle immagini. In realtà, secondo molti, si tratterebbe di una pura e semplice operazione “commerciale” poiché le piccole emittenti sarebbero state costrette dal MISE ad abbandonare la banda 700 MHz, poiché le cui frequenze sono state già assegnate agli operatori di telefonia mobile per far posto al nuovo standard di rete 5G.