Turista polacco salvato allo Zingaro, si era perso cercando di rientrare.

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Ha camminato per ore tra i sentieri della Riserva Naturale dello Zingaro, ma poi ha perso l’orientamento, si è ferito tra i rovi di Alastro e, disidratato, ha lanciato l’allarme. Un turista polacco di 20 anni è stato tratto in salvo ieri sera nel cuore della riserva, al termine di un difficile intervento notturno che ha coinvolto gli operatori della Riserva, il Corpo Forestale e il Soccorso Alpino, intervenuto da Palermo. Il giovane, entrato in mattinata con i familiari dall’ingresso nord di San Vito Lo Capo, aveva percorso regolarmente il sentiero costiero fino alla contrada Sughero. Da lì, però, si è avventurato da solo verso la Grotta del Sughero e Borgo Cusenza. Nel pomeriggio ha deciso di tornare indietro, ma invece di riprendere il sentiero ha imboccato una valletta secondaria, stretta e impervia, invasa da arbusti spinosi. Ferito dalle cadute e dalle piante, stremato e disorientato, ha chiesto aiuto ai familiari che hanno dato l’allarme. I tecnici del Soccorso Alpino, coordinati dalla Centrale Operativa del 118, lo hanno raggiunto poco prima del buio, idratato e condotto a fatica fino all’ingresso della riserva, dove è stato preso in carico da un’ambulanza del 118 e trasferito al PTE di San Vito Lo Capo per le cure del caso. L’intervento si aggiunge a una lunga serie di salvataggi avvenuti negli ultimi mesi nella stessa area: nel maggio scorso, il Soccorso Alpino aveva salvato un escursionista inglese di 74 anni che si era perso e nel giorno di Pasqua una tranquilla gita ha rischiato di trasformarsi in un incubo per una turista veronese di 53 anni scivolata a Cala Berretta, lungo il sentiero procurandosi un grave trauma a una gamba che non le ha più consentito di camminare in autonomia. In tutti i casi, ad accomunare gli incidenti sono stati l’azzardo nell’abbandonare i percorsi segnalati, l’impreparazione e la sottovalutazione dei rischi in un ambiente che, sebbene meraviglioso, resta ostile per chi lo affronta con leggerezza. Nel cuore dello Zingaro la natura è splendida, ma esige rispetto. E l’imprudenza, qui, può costare cara.