Una violentissima tromba d’aria si è abbattuta ieri sera, intorno alle 19,30, sull’isola di Pantelleria provocando morte e disastri. Due persone hanno perduto la vita e altre due sono rimaste gravemente ferite. La tromba d’aria è arrivata dal mare e in pochi secondi ha trascinato in un potente vortice alcune case e sei autovetture che stavano percorrendo la strada perimetrale dell’isola. Le vittime sono un pensionato, Francesco Valenza, 86 anni, trovato senza vita all’interno della sua autovettura, e un vigile del fuoco che non era in servizio, Giovanni Errera, pantesco di 47 anni, padre di due figli, travolto dal crollo del tetto di una vecchia casa dove aveva cercato riparo. Entrambi si trovavano in zona Campobello, dove la tromba d’aria ha sollevato diverse auto ribaltandole poi a terra.
E’ stato il sindaco di Pantelleria in persona, Vincenzo Campo, a seguire e coordinare le operazioni di soccorso. Il peggio è passato nel giro di pochi minuti e ora si sta facendo la conta dei danni. Una decina le abitazioni scoperchiate o danneggiate e altrettante le autovetture semi-distrutte. “Il maltempo si è attenuato – ha detto all’AGI il primo cittadino, Vincenzo Campo – e per quanto il bilancio, in termini di vittime e feriti, sia drammatico, non sono giunte altre richieste di soccorso. Non risultano altre persone disperse – ha assicurato il sindaco pantesco”. Da oggi, sull’isola, è scattato il lutto cittadino.
Un vero disastro, un evento inaspettato, una scena apocalittica ha raccontato qualcuno degli isolani. Nel 2018 una tromba d’aria paurosa si sollevò sul mare antistante Pantelleria ma per fortuna non raggiunse la terra. Intanto proseguono nella zona colpita da disastro anche i sopralluoghi da parte dei carabinieri, che sono stati i primi a organizzare i soccorsi insieme ai sanitari in servizio sull’isola. “Prego Iddio che il bilancio non si aggravi – ha detto ieri sera Nello Musumeci, presidente della Regione in visita nel pomeriggio Pantelleria -. Sono vicino alle famiglie così improvvisamente colpite negli affetti più cari”.
