Trapani: Birgi, Ryanair rimane

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Ryanair continuerà a volare da e per Trapani. L’Airgest, che gestisce l’aeroporto di Birgi, ha siglato a Roma il nuovo contratto triennale con la compagnia irlandese. Il costo dell’operazione si aggira sui 7 milioni di euro l’anno. Contestualmente, la Camera di commercio trapanese, garante dell’accordo di co-marketing tra i Comuni della provincia, ha firmato con la società Ams l’intesa per i servizi di marketing e promozione del territorio, con un impegno finanziario di 1,9 milioni di euro, che dovrebbe essere formalizzato tra 8 giorni dopo alcuni mesi di trattative serrate condotte dalla Prefettura. La firma conferma l’interesse di Ryanair sulla Sicilia tanto che cerca 1.460 giovani da impiegare presso l’Isola. Una pioggia di assunzioni legata all’apertura di undici nuove rotte. L’intesa sull’azione di co-marketing ha aperto le porte a quella più complessiva tra l’Airgest e la Ryanair. “L’aeroporto di Birgi – afferma il deputato regionale trapanese Mimmo Turano – ha una nuova occasione di rilancio e di crescita che dovrà essere sfruttata al meglio. La firma dell’intesa per l’azione di co-marketing e la rinnovata collaborazione con Ryanair sono strumenti fondamentali per costruire una nuova fase di sviluppo per il nostro territorio”. Il parlamentare regionale rivendica il lavoro che è stato fatto in questi anni e che l’ha visto in prima linea da presidente della Provincia: “Arriva al termine, con le firme sui contratti, un lavoro che ha avuto la Provincia – precisa Turano – come sostegno e garanzia per la difesa dello scalo. Il ruolo della parte pubblica è stato determinante e di qualità. L’azione di co-marketing deve dare ai Comuni l’opportunità di essere protagonisti del potenziamento di Birgi”. Ora però alla Ryanair ed all’Airgest tocca la responsabilità di concordare una programmazione delle attività aeroportuali che abbia un disegno strategico ben definito. L’accordo per il rilancio dell’aeroporto di Birgi soddisfa anche il sindaco di Marsala Giulia Adamo che pone però alcuni paletti: “L’aeroporto è di tutti – precisa -. Non è proprietà di qualcuno e, pertanto, non può chiudersi alle legittime richieste dei Comuni che vogliono creare opportunità di sviluppo e promozione turistica. Marsala, ad esempio, aspetta ancora un parere regionale per mettere a regime il servizio taxi con l’aerostazione. In più, si dibatte ancora sulla questione del cambio della denominazione, non considerando che è Trapani-Marsala il vero brand da adottare subito nell’interesse del territorio”. “Nei prossimi giorni – precisa invece il presidente della camera di Commercio di Trapani, Pino Pace – verrà convocata la prima Assemblea dei Comuni sottoscrittori per la definizione e per la gestione dell’attività di co-marketing”. La permanenza di Ryanair era stata messa in dubbio dalla liquidazione della Provincia, che aveva il 49 per cento delle quote azionarie dell’Airgest, la società di gestione dello scalo trapanese. A sostituirsi finanziariamente sono stati la Regione  e i Comuni che insieme hanno stanziato all’incirca 4 milioni di euro.

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