C/mmare del Golfo: Evasori Ici, giro di vite. Stangate anche ad Alcamo

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Parte la controffensiva del Comune di Castellammare del golfo contro gli evasori fiscali. Con il supporto di Equitalia, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Coppola, sta provvedendo al recupero delle somme dell’oramai defunta Ici, l’imposta comunale sugli immobili oggi sostituita dall’Imu, per un ammonta di quasi 400 mila euro. Si tratta di ruoli che saranno riscossi per gli anni 2005, 2006 e 2007. Un’accelerazione decisa per evitare che questi crediti vantati dal Comune possano andare in prescrizione e soprattutto per dare seguito alle prescrizioni imposte dalla Corte dei conti nella recente relazione sullo stato di salute delle finanze dell’ente che ha rilevato come per l’appunto ci sia al Comune castellammarese un recupero dei crediti molto lento e poco incisivo. I cittadini a cui sono arrivate le cartelle esattoriali avranno al possibilità di avere una, se così si può definire, mini sanatoria. Nel senso che se pagheranno entro 60 giorni dall’avvenuta notifica della cartella esattoriale da parte di Equitalia dovranno corrispondere soltanto un 3,65 per cento di interessi quale aggio da pagare alla società di riscossione, viceversa superato queste termine la percentuale si innalzerà parecchio. Ci sarà una vera e propria riscossione coattiva, quindi con eventuali ganasce fiscali e pignoramenti consequenziali in caso di reiterato mancato pagamento. Da questo complessivo accertamento il Comune dovrà corrispondere invece ad Equitalia, se gli incassi dovessero essere al 100 per cento, all’incirca 10 mila euro. Sulla stessa lunghezza d’onda si è mosso anche il vicino Comune di Alcamo, nei mesi scorsi. Sarebbero stati ben 540 i contribuenti accertati che dal 2006 al 2011 non hanno pagato l’Ici. La scoperta degli evasori è stata fatta dal Servizio Entrate Tributarie-Ufficio Ici nel corso dell’anno 2012. In pratica un’apposita squadra ha provveduto alle attività di controllo e accertamento relative all’Ici per le annualità di imposta dal 2006 al 2011 con l’emissione per l’appunto di 540 avvisi. Dopo la messa in mora in 150 non hanno provveduto a pagare quanto accertato. Il Comune adesso ha deciso di far scattare il piano B: in pratica se con le buone non si riesce nell’obiettivo si deve procedere con le cattive. E così, sfruttando una ben precisa norma nazionale, sono scattate le modalità di riscossione coattive mediante ruolo, con la maggiorazione degli interessi a partire dalla scadenza dell’avviso alla data di riscossione. Gli accertamenti di evasione ad Alcamo sono via via cresciuti di anno in anno: si va dagli appena 71 euro del 2007 ai 394 mila del 2011, ultimo anno di accertamento. Non tutti e 516 mila euro entreranno nelle casse del Comune. Infatti l’attività degli Agenti della riscossione sarà remunerata con un aggio pari al 9 per cento delle somme iscritte a ruolo e dei relativi interessi di mora, che è a carico del debitore nella misura del 4,65 per cento delle somme iscritte a ruolo, in caso di pagamento, entro il 60° giorno. In parole povere la mora raddoppierà per gli evasori nel caso in cui non pagheranno quanto dovuto entro due mesi dall’invio dell’avviso.

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