Toni più calmi ad Alcamo ma la tensione resta alta.

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di Antonio Pignatiello

 

Si ridimensiona a quanto pare la vicenda che riguarda le presunte minacce verbali al Sindaco con mazze da baseball. Lo stesso Gino Paglino, Vice Sindaco, tramite la stampa fa sapere che probabilmente potrebbe essersi trattato di una frase gettata lì in momenti concitati di lunedi durante la giornata che ha visto Bonventre in bilico tra le dimissioni da Sindaco e no.

Tutta la vicenda ha preso ora contorni che sembrano più pacati rispetto a lunedi sera quando alcuni cittadini provenienti dalla riunione di ABC, erano presenti i tre consiglieri Lombardo, Ruisi e Dara e il candidato Sindaco Solina che si scontrò con Bonventre al ballottaggio, erano davanti il Comune a manifestare e contestare Bonventre riunito con maggioranza e consiglieri fino a sera.

La tensione comunque serpeggia in bassa traccia tra chi chiedeva e chiede le dimissioni e l’amministrazione.

Bonventre ha incassato la solidarietà dei consiglieri comunali, anche dell’opposizione tranne ABC, e della maggioranza e sempre da notizie stampa sembra abbia deciso di restare Sindaco con riserva.

 

Interviene anche Massimo Fundarò fino a qualche giorno fa assessore di Bonventre e poi dimessosi nel rimpasto e dice tra l’altro in un comunicato stampa: “Quanto sta avvenendo ad Alcamo nelle ultime settimane, testimonia
l’involuzione sui temi della trasparenza e nettezza politica che investe la
giunta di centrosinistra. Un condizionamento, evidenziato dagli ultimi
gravi rimandi di cronaca, che a noi appare ormai largo e non più
riconducibile esclusivamente al solo centrodestra, ma patologicamente
divenuto consuetudine di alcuni settori del PD. Aldilà delle prime
risultanze emerse dagli organi inquirenti e rese pubbliche dalle testate
giornalistiche nazionali, la vicenda che prende spunto dalle intimidazioni
subite dall’ex senatore Papania rientra in un quadro deviato della gestione
della cosa pubblica. Vicende che chiedono una risposta seria ed esaustiva
da parte del centrosinistra, e in particolar modo del suo principale
partito di riferimento.

Inoltre, appare incomprensibile la decisa virata a destra fatta dal sindaco
Bonventre con il recente rimpasto di giunta. Alcamo è l’unico comune della
provincia di Trapani ad avere ininterrottamente, fin dal 1993,
un’amministrazione comunale guidata da coalizioni di centrosinistra, un
primato che Bonventre rischia di vanificare con le sue ultime decisioni.
Tradendo il mandato degli elettori ed a discapito di quelle componenti che
hanno contribuito alla sua elezione, il sindaco ha nominato tre nuovi
assessori appartenenti ad un’area politica estranea alla lunga storia del
centro sinistra ad Alcamo.”

 

C’è ora il bilancio da approvare e il rischio commissariamento esiste ancora. L’inchiesta portata avanti dalla Magistratura sull’attentato subito da Papania che ha portato all’arresto di tre persone e le intercettazioni che parlano di compravendita di voti hanno gettato ombre e polemiche su Alcamo e la giunta di centro sinistra.

E’ molto probabile anche però che un’attenzione un pò esagerata è stata data ai Social Network dove essenzialmente si è svolto in questi giorni il dibattito anche con toni accesi mentre la città essenzialmente sta pensando, nonostante la grave crisi economica e politica di tutto il Paese, non solo di Alcamo, sta pensando dunque a come svolgere le proprie vacanze, villeggiature e viaggi personali come se nulla fosse.

Storicamente comunque le polemiche più forti e le decisioni più incisive vengono prese proprio, un pò ovunque, dunque i due mesi estivi, sia a livello nazionale che locale, proprio quando molti sono interessati al bel tempo o a godersi le meritate, o meno, vacanze.

Sulla vincenda è anche intervenuta libera contro le Mafie di Alcamo che scrive :

“Il presidio di Libera ad Alcamo intende esprimere tutto il proprio sdegno alla luce di quanto emerso dalle indagini della procura di Trapani di cui si è tanto parlato in questi giorni.

Certo è che le indagini devono fare il proprio corso e sarà la magistratura ad accertare reati e pene; ma già la sola ipotesi di voto di scambio che si intuisce dalle intercettazioni è sufficiente a far comprendere che le scorse amministrative non sono state avvelenate solo dal clima politico, ma anche da tanto altro.

Proprio per questo il presidio di Libera ad Alcamo condanna tali atteggiamenti mafiosi che minano la democrazia e l’immagine di un paese costituito anche da tanta brava gente.”

Insomma la questione non è affatto finita lunedi sera.

Intanto Sebastiano Bonventre rilascia un comunicato stampa ufficiale e scrive :

“In merito alle notizie di stampa pubblicate nei giorni scorsi, che hanno generato valutazione non coerenti e inappropriate, devo rappresentare innanzitutto la mia più totale estraneità alle ipotizzate condotte di alterazione del voto democratico espresso dai cittadini alcamesi nelle scorse elezioni amministrative.

Ho già offerto la mia totale disponibilità al Procuratore della Repubblica di Trapani in relazione alle indagini che vedono coinvolte terze persone, e nessuno degli amministratori del comune.

Il senatore PAPANIA da quanto emerge dagli atti è soltanto persona offesa del reato ascritto ad altri soggetti, dunque non vi è , alcun elemento dal quale possa emergere una posizione diversa.

A fronte di siffatto quadro, sono stato destinatario di pressioni politiche di inaudita portata, finalizzate esclusivamente a forzare le mie dimissioni e quindi incrinare il quadro democratico dell’amministrazione comunale.

Di tali condotte, che non fanno parte della mia cultura personale, ho informato gli organi inquirenti, al fine di garantire il regolare svolgimento delle funzioni amministrative.

In questa sede devo ribadire il dovere mio personale, e degli amministratori, di continuare l’impegno istituzionale in rappresentanza della città, tutta; respingo con forza le strumentalizzazioni di alcune forze politiche ed esprimo la mia totale fiducia alla magistratura e agli inquirenti.”