Tentata rapina e aggressione, fermati due minorenni a Trapani

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Quello della delinquenza minorile è un grave fenomeno purtroppo in ascesa. Sempre più minori coinvolti in violenze di vario genere in quasi tutte le città. La domenica mattina, i mattinali delle questure sembrano bollettini di guerra e la movida sempre più selvaggia, e non solo, vede protagonisti in negativo giovanissimi spesso in preda di alcol e droga. Un ultimo  episodio in tal senso viene  dall’operazione dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Trapani, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare di collocamento in comunità e di permanenza domiciliare emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Palermo, nei confronti di due giovani pacecoti, ritenuti  responsabili di aver tentato di rapinare dei coetanei nel centro storico di Trapani, causando loro delle gravi lesioni personali.

L’attività investigativa condotta dai militari si è avvalsa anche di indicazioni fornite da persone informate sui fatti e delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza della zona. Ciò ha consentito di ricostruire le fasi dell’aggressione e di identificare i due indagati, delineando così un grave quadro indiziario, condiviso dall’autorità giudiziaria. Gli aggressori, dopo essersi avvicinati alle vittime con un pretesto, le avrebbero seguite fino alla loro autovettura, dove le avrebbero aggrediti con calci e pugni, intimandogli di consegnare il denaro in loro possesso. Tuttavia, grazie all’avvicinarsi di alcuni passanti, hanno desistito dal loro intento dandosi a fuga.

Durante l’aggressione una delle vittime ha riportato un trauma facciale con rottura delle ossa nasali e di un dente con una prognosi di 15 giorni. I giovani violenti sono stati accompagnati: uno presso una comunità del Trapanese mentre l’altro agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Di fronte a questi continui e quotidiani episodi di violenza, in tutta Italia, vanno applicate misure cautelative rigide   per cercare di dissuadere a commettere episodi di gratuita violenza che vede sempre più spesso protagonisti ragazzi e ragazze minorenni. La prima a vigilare sui comportamenti deve essere la famiglia.

E la magistratura, quando vengono scoperti questo tipo di episodi di gratuita violenza, deve applicare il massimo dei provvedimenti per non vanificare l’impegno e i servizi delle forze dell’ordine che il giorno dopo si ritrovano davanti, perché liberi, gli autori di violenza. Il rischio è poi quello che i reati cadano in prescrizione per la lentezza della giustizia italiana, terra di paradossi. Di recente. Infatti, una donna di 85 anni, con problemi di salute, è stata arrestata a Milano per scontare sei mesi per vere occupato abusivamente una casa. Grazie ad una mobilitazione è stata liberata. Invece tanti autori di reati scorrazzano tranquillamente per le città.