TARI, ad Alcamo ‘mazzata’ nel 2022? Castellammare alleggerisce

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La disposizione del tardo pomeriggio di ieri di rinviare al 31 luglio prossimo l’approvazione del regolamento e delle tariffe, nonché il piano economico del servizio di raccolta dei rifiuti, ha salvato per i capelli il consiglio comunale di Alcamo che, convocato per ieri pomeriggio, aveva seri problemi a raggiungere il numero legale. Il piano della giunta Surdi, che dovrà essere approvato dal consiglio comunale, prevede il ripianamento di circa di due milioni di euro in più per il 2020, per il servizio rifiuti, rispetto alle previsioni di uscita.

Lo scorso anno la raccolta e il conferimento, al comune di Alcamo, sono complessivamente costati 10.600.000 euro. Le decisioni che dovrà assumere il massimo consesso civico non lasciano spazio ad altre soluzioni. Dal 2022, quest’anno niente incremento delle tasse a causa della pandemia, soprattutto le imprese e le attività produttive di Alcamo subiranno una sorta di mazzata. La TARI sarà quasi raddoppiata.

Insomma la patata bollente, scaturita dalla gestione Surdi, se la troverà per le mani la prossima amministrazione comunale. Nella vicina Castellammare del Golfo, invece, la giunta Rizzo è riuscita ad alleviare la pressione fiscale in ambito di rifiuti.

Il consiglio comunale ha infatti recepito la proposta dell’esecutivo ed ha approvato la riduzione del 10% per la quota variabile della TARI per le utenze domestiche; l’azzeramento della stessa quota per le attività che hanno subito perdite durante la pandemia con in aggiunta anche una riduzione del 25% sulla quota fissa; lo slittamento delle scadenze delle rate da pagare: la prima il 30 settembre, quindi il 30 novembre e la terza rata il 31 dicembre.