‘Sulla via della legalità’, Progetto Giovani firma evento ricco di emozioni (VIDEO)

0
85

Riflessioni, emozioni e grande partecipazione agli appuntamenti finali dell’evento “Sulla via della Legalità” realizzato in ATS dall’istituto scolastico superiore Galilei di Canicattì e dall’associazione Progetto Giovani nell’ambito del progetto Legal-Lab 4.0. Due le tappe che hanno segnato l’evento finale. La prima ha portato i ragazzi che hanno frequentato il corso sulla legalità a visitare alcuni luoghi della memoria a partire da dove venne ucciso il Giudice Livatino e poi da dove il magistrato aveva vissuto per terminare la giornata con un incontro con le istituzioni civili e militari.

Nel secondo appuntamento i ragazzi di ‘Legal Lab 4.0’ hanno invece incontrato il Commissario Straordinario del Comune di San Giuseppe Jato, Nicola Di Matteo, fra l’altro fratello del piccolo Giuseppe, il ragazzino disciolto nell’acido dalla mafia, e il presidente dell’associazione “Nuovo Giardino della Memoria”, Antonio Alfano. Ad accoglierli in municipio, nell’aula consiliare del comune jatino, i vertici delle istituzioni under 14, sindaco, vice sindaco e presidente del consiglio comunale i quali hanno rivolto ai ragazzi un pensiero ricco di spunti su cui riflettere.

Il gruppo si è poi spostato a Camporeale dove ha visitato il luogo dove venne barbaramente trucidato il dott Giuseppe Montalbano, ucciso dalla mafia perché si era rifiutato di curare un boss. I ragazzi hanno incontrato i figli Valerio e Luigi Montalbano, l’assessore all’Istruzione del comune camporealese, Gaudia Plaia e i ragazzi dell’istituto comprensivo “Leonardo Sciascia” di Camporeale, di Roccamena e di Grisì, rappresentati dal Preside Lo Piccolo e da tutto il corpo docenti a corredo.

L’evento si è quindi concluso a Palermo dove i ragazzi hanno incontrato Andrea Piazza, fratello di Emanuele che ha parlato della storia del fratello, agente dei servizi segreti ucciso nel 1990, della mafia e dell’antimafia. Conclusione, infine, davanti la stele in memoria del presidente Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio del 1980.”Ci riteniamo molto soddisfatti, di quanto abbiamo fatto con i ragazzi, in termini di percorso e di obiettivi raggiunti” ha detto il responsabile del progetto, Pietro Regina, che ha aggiunto “siamo sicuri di aver quantomeno smosso nelle coscienze dei nostri ragazzi, quel senso di legalità e voglia di rivalsa che tutti noi siciliani dovremmo avere”.