Strada per Camporeale, in via di apertura un altro percorso alternativo

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Potrebbe essere aperto già domenica prossima, un altro percorso alternativo per il raggiungimento, dal centro abitato di Alcamo, della strada per Camporeale. L’arteria che collega le due cittadine è chiusa al transito dalla fine dello scorso mese di gennaio quando un ampio fronte franoso mise anche a rischio la tenuta delle condutture del metano e la stabilità di alcune abitazioni; cinque vennero evacuate. Fra alcuni giorni adesso potrebbe essere aperta la strada vicinale di Scalilli dopo che il Comune di Alcamo ha vinto il contenzioso con i proprietari della zina a monte, la Via Giuseppe Scala che parte dalla via Tommaso Papa, quella che porta a contrada Tre Noci. Gli operai stanno completando le recinzioni e piazzando la segnaletica così da potere aprire il transito domenica prossima o al massimo entro martedì.

Attualmente l’unico percorso alternativo per raggiungere la periferia sud-est di Alcamo e quindi Camporeale, è quello del prolungamento di via Allegrezza. La strada, però, è abbastanza dissestata. Il progetto per la sistemazione è stato approvato da tempo e i lavori, circa 80.000 euro, sono già in fase di aggiudicazione. Entro una decina di giorni dovrebbero essere appaltati e consegnati celermente alla ditta che, sotto le riserve di legge, potrà cominciare l’opera. Esiste anche un terzo percorso alternativo ed è quello che da via per Pietralonga raggiunge piano Marrano e quindi la SP 10 che porta in territorio camporealese. Il rifacimento dell’arteria, in questo caso, rientra nel vasto progetto di manutenzione delle strade alcamesi che ammonta a circa 940.000 euro. Anche qui il bando è stato completato e si attende il completamento delle pratiche e l’aggiudicazione che dovrebbe arrivare entro una ventina di giorni. Poi, in piena estate, dovrebbero partire i lavori.

Intanto un mese e mezzo fa il comune di Alcamo, dopo l’ampia relazione tecnica e rilievi del geologo Antonio Bambina, la giunta Surdi ha approvato il progetto esecutivo di consolidamento del tratto franato e lo ha recapitato, per ottenere il finanziamento, al Commissario Straordinario Delegato per la Mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia. Si tratta di ben 900.000 euro così come previsto dall’elaborato redatto dall’ingegnere Giuseppe Rocca.