Lo stadio ‘Lelio Catella’ ha recentemente subito, dopo anni, lavori di riqualificazione e finalmente, da un paio di mesi, è ritornato agibile anche all’accesso del pubblico. 1800 gli spettatori che possono assistere alle partite. Ad Alcamo, però, sono tante le società che fanno calcio e spesso devono ricorrere alle strutture private molto più costose e sovraffollate. Purtroppo è chiuso da quasi un anno e mezzo il Sant’Ippolito dopo che il nubifragio dell’ottobre del 2021 ha causato la rottura della condotta fognaria sottostante, l’apertura di voragini e l’abbassamento di buona parte del fondocampo.
Il comune di Alcamo non è riuscito ad intercettare alcun finanziamento, nemmeno con il PNRR, e per rimettere in sesto l’impianto necessiterebbero alcune centinaia di migliaia di euro. Fra l’altro il Sant’Ippolito, dal giorno della sua chiusura, ha subito diversi raid vandalici che lo hanno ulteriormente danneggiato. Spogliatoi che sono stati spogliati in parte e porte semi-divelte. Il primi intervento da fare è la sistemazione e il ripristino delle pareti della condotta fognaria che hanno ceduto.
Diversi i sopralluoghi dell’ufficio tecnico e dell’assessorato allo sport. Alla luce dell’ammontare dei danni appare improponibile quella che era stata un’idea. Affidare il Sant’Ippolito a una società sportiva ma anche un’impresa, al fine di fare più in fretta per effettuare i lavori. Insomma una sorta di partnership fra pubblico e privato. Chi sistema l’impianto lo otterrebbe in gestione a lungo.
Dopo anni di abbandono i lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione del campo sportivo Sant’Ippolito cominciarono nel 2013 e si conclusero con parecchio ritardo. Con circa un milione di euro venne effettuato rifacimento dello stadio, degli spogliatoi e degli impianti elettrici.