SS. Crocifisso di Calatafimi, la grande festa manca da 12 anni. Manca intesa fra Chiesa e Ceti

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Il corteo dell’abbondanza ha portato tanti visitatori nella piccola cittadina di Vita in occasione del momento folkloristico più importante che contraddistingue la Festa della Madonna di Tagliavia. Una festa che, in piccolo, somiglia molto a quella più grandiosa della vicina Calatafimi e dedicata al santissimo Crocifisso.

Nella cittadina calatafimese, però, la grande festa non si effettua più dal 2012. Una tradizione lunga ben quattro secoli e mezzo e interrottasi per tutta una serie di motivi. Quello principale la mancanza di accordo all’interno degli undici ceti ma soprattutto fra le stesse centenarie associazioni, a cui capo sono posti i ‘cassieri’, e la chiesa. Un’intesa saltata nel 2011 quando l’ex rettore, don Antonio Peraino, venne sostituito da padre Giovanni Mucaria. A prescindere dal dialogo zoppicante fra chiesa e ceti, non è ovviamente mettere d’accordo tante teste e programmare le innumerevoli cose necessarie ad organizzare la grande festa di Calatafimi che, come da tradizione, dura tre giornate, due dedicate al corteo e una prettamente agli appuntamenti religiosi.

L’ultima volta, nel 2012, i ceti impiegarono circa 800.000 euro, la cifra è ufficiosa ma molto vicina alla realtà. Si tratta di somme private messe a disposizione dagli undici ceti, soprattutto da quelli cosiddetti maggiori: Cavallari, massari, maestranze e borgesi del santissimo crocifisso. Questi ultimi, per reperire fondi, effettuavano quattro raccolte all’anno fra i cittadini. Una festa, quindi, quasi interamente autofinanziata con l’appoggio, per quanto possibile, dall’amministrazione comunale.

La cittadina, in occasione del grande evento, veniva presa d’assalto da turisti e visitatori provenienti da ogni dove. Tutti se ne tornavano con mandorle, confetti e noccioline lanciati dai cavalieri e dai carretti che sfilavano in numero elevatissimo. I cortei venivano preceduto dalle prove per consentire ai cavalli, agli enormi buoi, ai carretti e ai muli di provare le strade e le loro pendenze. La festa del Santissimo Crocifisso è una delle feste popolari più antiche d’Italia. Si svolgeva ogni 5 o 7 anni nei giorni che vanno dal primo al 3 maggio. Adesso speriamo che sia la volta buona. Pare che siano stati avviati colloqui, anche con vertici della curia, per mettere tutti d’accordo.